Come altinha è diventato il gioco dell'estate 2024
Un ponte culturale tra il Brasile ed il resto del mondo
13 Settembre 2024
Le vaste spiagge brasiliane dei quartieri di Ipanema e Copacabana sono la patria dell'altinha, un’attività che nell'ultima estate ha riscosso un enorme successo anche in Italia, creando un ponte culturale tra due Paesi accomunati da una passione sconfinata per il calcio. Ad altinha, almeno una volta, ci hanno giocato tutti. Oltre a non poter utilizzare le mani per toccare la sfera, c’è una sola regola: passarsi la palla attraverso il gioco aereo evitando che tocchi il suolo. Solo i più esperti aggiungono un paio di regole divertenti, come giocare esclusivamente di prima e includere le schiacciate (ovviamente di collo piede), due variabili che senza dubbio aumentano il livello di difficoltà del gioco. Inutile specificare che l'altinha si pratica di default a piedi scalzi sulla sabbia (con qualche piccola eccezione), la cui consistenza attutisce al meglio le mosse più spericolate, come le rovesciate – in questa attività capita spesso che i giocatori si immolino per colpire la palla con la coscia. Fino a quest'anno, in pochi si riferivano a questa attività con il suo nome originale, ma l'impatto dei migliaia di video pubblicati su TikTok dai teenager brasiliani ha rimesso le cose al loro posto.
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La nascita dell'altinha e il suo ingresso nella pop culture
L'altinha è nata negli anni Sessanta proprio a Ipanema, uno dei quartieri più famosi di Rio de Janeiro. Com'è facilmente intuibile, il suo nome deriva da "alto", che in portoghese ha lo stesso significato che in italiano. Nonostante l’unico requisito per giocare sia un pallone da calcio, l'altinha ha poco a che fare con le regole e i valori tradizionali del calcio. I partecipanti giocano l'uno per l'altro e non contro un avversario. Nessun vincitore, nessun perdente. L'altinha è solo una sfida contro la gravità, e basta. Se prima abbiamo menzionato l'ondata di video pubblicati su TikTok che hanno affascinato ulteriormente chi già praticava questo gioco in riva al mare con gli amici e fatto scoprire una nuova attività a chi non lo conosceva, il merito dell'ingresso dell'altinha nella pop culture va anche a Jean-Marc Joseph. Regista e videomaker, Jean-Marc Joseph ha realizzato uno short-documentary sull'altinha (Altinha - a documentary about keeping it up) dopo aver visitato per tre mesi il Sudamerica ed essersi reso conto del significato culturale che essa porta con sé.
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Con che palla si gioca ad altinha
Uno degli argomenti più complessi dell'altinha riguarda la palla da gioco. Quella ufficiale - e dunque consigliata per il corretto svolgimento del gioco - è firmata Mikasa e ha la licenza FIFA. La colorazione più diffusa è quella gialla e nera, anche se molti si divertono con quella bianca e nera. È molto difficile trovare una palla che possa sostituire quella ufficiale, la quale vanta un grip invidiabile, giusto peso e misura e un'aerodinamicità che non si trova nelle sfere più comuni. Inoltre, non è detto che, per praticare l'altinha, qualora non si disponesse di una palla ufficiale, sia meglio utilizzare un pallone da calcio rispetto a una palla da beach volley, che può essere invece un ottimo sostituto. Nonostante ciò, non esistono competizioni ufficiali di altinha, che come detto è a tutti gli effetti un gioco amichevole, senza vincitori né vinti. Storicamente si sostiene che l'altinha sia l'antenata del footvolley, sport che sta ottenendo grande riconoscimento a livello mondiale, anche grazie alla European Footvolley League (EFVL), un'organizzazione che promuove il footvolley come sport riconosciuto a livello internazionale.
Insomma, il futuro degli sport su sabbia sembra in buone mani, soprattutto grazie al successo dell'altinha. Ma cosa ci riserva il futuro? L'altinha potrebbe, un giorno, snaturarsi e perdere la sua anima "friendly", magari trasformandosi in una competizione a squadre.