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Daniele Adani è diventato il meme di se stesso

«E facciamo calcio»

Daniele Adani è diventato il meme di se stesso «E facciamo calcio»

Una stazione di servizio desolata, un uomo comincia a gesticolare ricreando il gol all'ultimo minuto segnato da Zaccagni contro la Croazia. Ma il focus è tutto su Calafiori, "il grande giocatore che va avanti",  e crea l'occasione, l'unica, della squadra di Spalletti. Il video termina con un primo piano sempre più stretto su quello che diventerà in pochissimo tempo lo slogan di chi vive lo sport come un meme: «E facciamo calcio». Quell'uomo in bermuda, felpa aperta e occhiale da sole è ovviamente Daniele Adani, opinionista, streamer, cantante, un uomo di spettacolo nel vero senso della parola. È infatti quanto di più simile a uno spettacolo circense quello a cui milioni di utenti assistono grazie ai contenuti che l'ex calciatore pubblica sui canali TikTok e Instagram. «E facciamo calcio» non significa nulla e significa tutto. È l'ennesima definizione coniata da Adani, con annesso balletto, con la quale è riuscito ancora una volta a spostare l'attenzione del pubblico su di lui. Daniele Adani, che negli anni si è tanto battuto per portare agli spettatori contenuti di spessore schierandosi contro i cosiddetti servi della Televisionesecondo lui troppo parziali e poco inclini a trattare di argomenti fuori le righe, oggi è diventato un vero e proprio content creator da Gen Z, con i balletti e i tormentoni al posto delle lavagne tattiche. Non servono contenuti analitici e sofisticati - lo hai capito te in primis, Lele. Per fare breccia nel cuore dei fan serve trasformarsi in un grottesco e ridicolo meme - un'evoluzione che durante questi Europei ha ricevuto una notevole accelerata. 

@leleadani

E FACCIAMO CALCIO

suono originale - leleadani

Allo stesso tempo Daniele Adani è uno dei telecronisti di punta della Rai che sta seguendo Euro2024, raccontando come seconda voce molte delle partite più importanti del torneo che ora sta entrando nella sua fase più calda. Tra tutti gli ex-calciatori che normalmente pascolano gli studi televisivi italiani, Adani ha saputo dimostrare una comprensione del gioco sicuramente più raffinata e complessa, unita ad un entusiasmo a volte fuori contesto e intramezzato da parole difficilmente adeguabili alla lingua italiana. Ma ad Adani, forse, questo non è mai interessato. Basti pensare come il suo trampolino di lancio che gli ha garantito l'ingresso nel mondo dell'entertainment, l'ormai storico litigio con Massimiliano Allegri, allenatore con cui ha poi iniziato una crociata infinita, fatta di frecciatine invitate tramite Instagram Stories - neanche fosse un teenager. La storia ci insegna che ad Adani, prima ancora di discutere di calcio e «fare calcio» vuole imporre la sua personalità, elevarsi al di sopra dei suoi colleghi, rispondere male nei DM di chi gli dà contro - forse utilizzando espressioni troppo offensive - ma di cui, alla fine, è dipendente. Le rivincite adaniane nascono tutte da un «ve lo avevo detto»; «ne avevamo parlato alla Bobo TV»; «sono stato il primo a parlarne». Insomma Adani non ha mai lasciato che il tanto citato «padre tempo» agisse davvero in silenzio.

Daniele Adani è consapevole di essere un meme e la cosa non sembra dispiacerli poi troppo. Di tanto in tanto, prova a rendersi meno spocchioso e più genuino, adottando un alter ego che - almeno nella sua testa - dovrebbe renderlo simpatico in modo diverso, scadendo però nella caricatura. Come quando con Nicola Ventola e Bobo Vieri ha esordito con il brano Una vita da Bomber, un progetto musicale brutto, superficiale ma purtroppo consumabile condito da argentinismi quali «vamos carajo» e un titolo che fa riferimento a un immaginario vecchio ed oramai abusato e del quale faremo volentieri a meno.  Finita l'era Bobo TV, ci eravamo un po' dimenticati di Lele Adani. Ce lo immaginavamo nel suo bilocale oscuro, lo stesso in cui streammava su Twitch con i suoi ex colleghi Cassano, Ventola e Vieri, mentre sorseggia la sua amata Coca Cola Zero, a preparare il prossimo contenuto da far diventare virale.

Ma per fortuna è arrivato Euro 2024 e Adani è tornato finalmente sui nostri schermi, televisivi e di smartphone, con il tormentone «E facciamo calcio», con cui si diverte sul suo profilo Instagram. Lontano dalla Rai, la sua amata TV onesta, dove solamente qualche giorno prima era incespicato in un inutile e teatrale litigio con Marco Mazzocchi, offendendosi a causa di un misunderstanding, Adani può correre a briglia sciolta. Non c'è TV che regga: Lele Adani ha bisogno di diventare meme e vivere come un meme per essere accettato da una platea che rischia di diventare sempre più appiattita a slogan e contrapposizioni da bar. In questo scenario il Facciamo Calcio di Adani, con tanto da balletto TikTok, è perfetto sia come trend che come commentario al calcio visto nella competizione europea. Una doppia natura che in qualche modo rispecchia anche quella di Adani, commentatore e creator social, capace come nessuno in Italia di scatenare emozioni divisive. In attesa che debutti Viva el Futbol, il nuovo programma firmato insieme ai compagni di sempre Cassano e Ventola e previsto per il 19 agosto 2024.