Matteo Berrettini
The Hammer
Matteo Berrettini non se n’è mai andato. Nonostante le ultime stagioni siano state complicate da ripetuti problemi fisici, il tennista che per primo ha rilanciato questo sport in Italia con l’incredibile finale di Wimbledon nel 2021, rimane uno dei protagonisti assoluti del circuito grazie al suo gioco martellante ed alla sua personalità che non passa mai inosservata. Tanto da diventare uno dei Brand Ambassador di BOSS, che lo veste sia in campo che fuori, esaltandone l’eleganza senza tempo e la classe con la racchetta in mano. Ed in vista dell’ATP 250 di Stoccarda, che ora è sponsorizzato proprio da BOSS e nel quale il tennista italiano è tornato sull’erba, Matteo Berrettini è il nuovo protagonista di More Than.
Matteo Berrettini ha trionfato due volte a Stoccarda, ed ha un rapporto speciale con la città tedesca: “Sì, assolutamente, Stoccarda ha un posto speciale nel mio cuore. È un torneo che ho vinto due volte, ma naturalmente da quando BOSS è entrata a far parte della squadra come sponsor principale, l'evento è diventato ancora più speciale per me”. Ed il suo ritorno in campo è legato anche alla sua relazione con il suo sponsor. “Ho un rapporto molto stretto con BOSS, e con l'intera famiglia BOSS a Metzingen significa che posso godere del loro tifo. Il torneo di Stoccarda segna anche l'inizio della stagione dei campi in erba, una superficie su cui amo giocare e su cui ho ottenuto alcuni dei miei migliori risultati nel corso degli anni.”
Il tennis fisico e inesorabile di Berrettini infatti trova sulla superficie più nobile uno strano equilibrio, tra potenza ed eleganza che si esalta nei momenti più critici di uno sport dove ogni colpo è diverso dal precedente. E Berrettini è un unicum italiano sull’erba, una superficie quasi estinta e sulla quale la già scarsa tradizione tennistica tricolore non ha mai avuto successo, più adatta invece alla terra rossa. Invece il gioco d’attacco del tennista italiano si esalta quando la pallina scappa impazzita sui fili d’erba, con scambi corti e intensi. “Sono sempre estremamente motivato in ogni torneo a cui partecipo, ma l'arrivo di BOSS come title sponsor mi fa sentire quasi come se giocassi davanti al pubblico di casa. Quindi sì, credo che le sensazioni e l'energia che provo giocando a Stoccarda siano davvero uniche e speciali.”
Ma Berrettini ha saputo essere protagonista anche lontano dal campo di gioco, specialmente quando ha messo in mostra il suo lato più lifestyle e fashion. “Quando ho avuto un po' di tempo tra i tornei e i blocchi di allenamento, mi è sempre piaciuto esplorare il mondo della moda. Credo che il mio rapporto con la moda sia piuttosto unico, nel senso che come tennista ne ho un rapporto sul campo, ma ho anche un grande interesse e una grande passione per la moda anche al di fuori dello sport. Sono molto orgoglioso di come insieme a BOSS abbiamo colmato il divario tra i due mondi.” La partnership con il brand tedesco è arrivata in modo organico, visto l’interesse delle due parti nel parlare lo stesso linguaggio tra sportswear e alta moda. “Ho sempre ammirato BOSS e, non appena ho scoperto che c'era l'opportunità di lavorare insieme, ero motivato ed entusiasta di unirmi a loro ed aiutarli ad entrare nel mondo del tennis. Sono estremamente orgoglioso della capsule collection e di essere stato incluso nelle loro campagne globali nel corso degli anni, accanto agli altri testimonial BOSS.”
“Amo sempre giocare in nero con alcune strisce delicate dei colori iconici di BOSS: nero, bianco e cammello. Anche se sull’erba gli outfit devono essere prevalentemente bianchi”
“Amo sempre giocare in nero con alcune strisce delicate dei colori iconici di BOSS: nero, bianco e cammello. Anche se sull’erba gli outfit devono essere prevalentemente bianchi”
E ovviamente esser diventato Brand Ambassador di BOSS ha innalzato anche il suo stile in campo, dove scende sfoggiando completi studiati nei minimi dettagli. “Il team di stilisti BOSS e io lavoriamo insieme prima della stagione per decidere i materiali, i tagli e i modelli più adatti a ogni torneo. In termini di colore, la maggior parte delle volte è dettata dalle condizioni di gioco del torneo, ad esempio se gioco in Australia, dove fa molto caldo, preferisco giocare in bianco perché non assorbe il calore. Ma in termini di preferenze generali, amo sempre giocare in nero con alcune strisce delicate dei colori iconici di BOSS: nero, bianco e cammello. Sull'erba, ovviamente, gli outfit devono essere prevalentemente bianchi.” Colori e vestiti iconici, diventati con il tempo degli assoluti classici da indossare sia durante le partite che nella vita di tutti i giorni. E mentre stiamo vivendo una nuova golden age del tennis, grazie ai giovani talenti che stanno dominando ora il circuito sia per un ritorno dello stile ispirato al gioco del Diavolo, chi meglio di Berrettini può rispondere su questo rapporto con il mondo della moda.
“Fin dall'epoca di John McEnroe e Bjorn Borg, o anche prima credo che il tennis abbia sempre avuto un forte legame con la moda. Penso che come sport il tennis abbia il potere di influenzare molte tendenze e lo stiamo vedendo sempre più spesso. Inoltre, il fatto che questo sport sia così diversificato dal punto di vista geografico e che si giochi in luoghi e sedi così iconici aiuta davvero a catturare l'immaginazione del pubblico.” Una fascinazione ora ribadita anche da film come Challengers, di Luca Guadagnino e interpretato da Josh O'Connor e Zendaya, che ha portato il tennis anche a Hollywood. Berrettini non ha ancora visto il film ma “vedo l'ora di vederlo perché ne ho sentito parlare molto bene. Sono anche un grande appassionato di cinema. È sempre speciale che stelle del cinema così famose siano legate allo sport del tennis.” confida a nss sports. E nelle sue parole si ascolta l’entusiasmo di chi ha visto in pochi anni il suo sport crescere nella percezione e nell’interesse del pubblico.
Ma il tennis non è solo colpi vincenti e recuperi impossibili, anzi è uno sport dove l’aspetto mentale dev’essere curato per evitare di inciampare in errori ben più gravi di quelli commessi sottorete. Berrettini non ha mai avuto paura di raccontare le sue difficoltà affrontate in carriera, incoraggiando anche gli altri ad avere lo stesso coraggio. “Sì, non è facile, ma credo che sia molto importante aprirsi e parlare di salute mentale in tutti gli aspetti della vita, soprattutto se si ha la possibilità di farlo. L'aspetto della salute mentale è estremamente importante nella vita e talvolta viene trascurato in termini di impatto sugli atleti professionisti e sulle loro prestazioni. Sono convinto che l'aspetto mentale e quello fisico siano fortemente legati, quindi è importante che entrambi gli aspetti siano allenati e curati nel modo migliore possibile.” Un lavoro su se stesso che lo ha portato a superare quei fantasmi con i quali a volte si combatte su un campo di tennis, pericolosi anche più dell’avversario dall’altra parte della rete. E Berrettini ne ha dovuti sconfiggere molti per tornare ai massimi livelli che gli competono, aiutando nel percorso anche altri colleghi nella medesima situazione o anche semplici appassionati di tennis che vedono in lui una figura di riferimento. “Ricevo molti messaggi di ringraziamento per essermi aperto su questo argomento e per aver aiutato molte persone a superare momenti difficili della loro vita, quindi anche questo mi rende molto felice.”
Per quanto essere atleti professionisti significhi anche essere totalmente dedicati alla propria disciplina, gli sportivi moderni hanno capito l’importanza di crearsi delle oasi di tranquillità, nelle quali staccare la spina in vista delle competizioni successive. “In termini di ricarica, credo che in passato il modo migliore sia stato andare in vacanza e trascorrere del tempo con la famiglia e gli amici. Mi piace molto andare in spiaggia e credo che sia il luogo in cui mi spengo di più. Trascorrere del tempo con le persone più vicine a me, i miei amici e la mia famiglia, mi permette di distrarre la mente e di apprezzare le cose semplici della vita.”
Ma ora Berrettini è pronto alla sfida nel momento più importante dell’anno, come dice lui “sperando di essere in salute per il resto della stagione”. Anche lui infatti non vuole mancare alla grande festa del tennis italiano, essendo stato colui il quale ha inaugurato questa epoca magica. “Voglio giocare quanti più tornei e partite possibili. So che se questo accadrà mi porterà a grandi cose e potrò risalire la classifica e competere di nuovo per i più grandi trofei del mondo.”
Photographer Max Hoell
Stylist Andrea Colace
MUAH Hicham Ababsa
Ph. Assistant Matheus Agudelo
Interview Lorenzo Bottini
Project by nss sports
Throughout the story full look BOSS, BOSS eyewear and BOSS jewelry.