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Il 2024 è l'anno dei nuovi stemmi nel calcio

Stoke City, Arsenal, Atletico Madrid, Aston Villa e Rangers debutteranno una nuova versione

Il 2024 è l'anno dei nuovi stemmi nel calcio Stoke City, Arsenal, Atletico Madrid, Aston Villa e Rangers debutteranno una nuova versione

Per una squadra di calcio lo stemma è l'elemento estetico più importante tra tutti. Determina la visual identity e urla i colori sociali del club, ed è quasi sempre contraddistinto da un simbolo facilmente memorizzabile: si pensi al diavolo del Manchester United oppure alla lupa della Roma - talvolta preso in prestito dalla storia di un'intera città. Ci sono anche casi in cui, molto più semplicemente, lo stemma di un club è rappresentato dalla lettera iniziale della squadra, come nei casi più eclatanti delle tedesche Wolfsburg e Werder Brema in cui le protagoniste sono due spropositate W. Di conseguenza, lo stemma è anche l'elemento identitario a cui i tifosi si affezionano maggiormente: è per questo motivo che lo difendono a spada tratta e lo considerano spesso intoccabile.

Il "conservatorismo degli stemmi" si è iniziato a sentire maggiormente a partire dal 2017, anno in cui la Juventus di Andrea Agnelli introdusse la versione odierna con la doppia J. Si trattò di una vera e propria rivoluzione, e nonostante le critiche che piovvero (non solamente dai tifosi quanto anche dagli appassionati di calcio più puristi di tutto il mondo), quella scelta è considerata ancora oggi un vero e proprio spartiacque. Dopo la rivoluzione firmata Juventus, tanti altri club si occuparono di rendere meno barocco il loro stemma, così come le federazioni e i campionati iniziarono a tentare un approccio diverso. Questa "rivoluzione" non ha di fatto ostacolato le proteste dei tifosi che solamente di rado accettano i nuovi cambiamenti di stemma. 

Arsenal e il dubbio Juventus

Alcune società potrebbero però aver trovato una sorta di equilibrio nella ricerca di una visual identity più market-oriented e minimale, come ad esempio l'Arsenal, solamente uno dei club che si appresta a iniziare la stagione 2024/2025 con un'identità visiva in via di restyling. I Gunners sostituiranno lo stemma tradizionale sulle magliette home, away e third a favore di quello col cannone spoilerato questa stagione e che ha portato fortuna alla squadra allenata da Mikel Arteta. Non è passato molto tempo dall'ultima volta in cui l'Arsenal ha scelto di adottare quello stemma minimalista: nelle stagioni 2021/22 e 2022/23 comparve unicamente sulla jersey versione away, rispettivamente in una colorazione nera e in un'elegante dorata. Invece, per ricordare l'ultima volta che il crest col cannone fu quello ufficiale per tutte le magliette da gara dell'Arsenal, bisogna fare un passo all'indietro molto lungo, addirittura alla stagione 1977/78; dalla successiva fino alla 1989/90, al crest si aggiunse un ricamo dell'acronimo "AFC". Si tratta di un caso alquanto interessante: il club sta cercando di reintrodurre un elemento del passato (in un'aggiornata versione minimale) senza interferire minimamente sulla tradizione, per questo rimarrà dunque lo stemma "classico" introdotto nel 2002. Così facendo sarà più semplice permettere ai calciatori di concentrarsi su una rinnovazione stilistica che riguarda unicamente il design delle jersey. 

Stando ai leak trapelati nel corso degli ultimi due mesi, anche la Juventus potrebbe adottare una strategia simile. La squadra di Torino potrebbe infatti sostituire sulla jersey Third della stagione 2024/25 la doppia J con il crest raffigurante una zebra.

Il dietrofront Aston Villa e il caso Atletico Madrid

Tramite video teaser condivisi attraverso i propri canali social, l'Aston Villa ha svelato il passaggio ad un nuovo stemma che comparirà sulla jersey degli inglesi a partire dalla stagione 2024/25, che completa uno stravolgimento della visual identity se sommato al nuovo sponsor commerciale Betano e il nuovo sponsor tecnico, ovvero adidas. Si tratta di una decisione che rende ancora più ambigue le prospettive del club di Birmingham: il passaggio al nuovo logo rappresenta un vero e proprio dietrofront. Riprende lo stile di quello utilizzato nella stagione 2007/08, dalla 2008/09 alla 2015/16, e dalla stagione 2016/17 alla 2022/23, sia per quanto concerne lo schema colori, sia per l'outline, con qualche piccola variazione stilistica. Insomma, la scelta di rottura dell'Aston Villa, che per quella stagione aveva scelto di rielaborare il crest utilizzato nel decennio dal 1980 al 1990, durò ben poco. 

Spostandoci ne LaLiga, similmente all'Aston Villa, l'Atletico Madrid ufficializzerà il nuovo, vecchio stemma a partire dal 1° luglio. Ha una storia incredibile in quanto fu ereditato nel 1903 dall'Athletic Club de Bilbao. Per rieleggerlo è stata messa in gioco una votazione a partire dal 30 giugno 2023 a cui hanno partecipato 77.690 dei 139.881 soci del club spagnolo. 68.894 di questi, ovvero l’88,68% dei votanti hanno preferito il ritorno allo stemma tradizionale, mentre solamente 8.796 iscritti (l’11,32% di coloro che hanno votato e che rappresenta il 6,33% del totale) avrebbero voluto mantenere quello più recente. 

Glasgow Rangers e Stoke City

Particolarissima la scelta del Glasgow Rangers che sceglie di aggiungere un elemento decorativo al proprio crest. Lascia invariato le lettere RFC stilizzate aggiungendo uno scudo a fare da sfondo, ma esclusivamente sulla versione Away. Anche in questo caso si tratta di una scelta ponderata e graduale che non minaccia la sacra tradizione della squadra ma al contempo aggiunge un elemento prezioso che permette - quantomeno - di differenziare maglietta Away e Home. 

Non se la saranno passata bene i tifosi più caldi dello Stoke City, quando circa una settimana fa il club ha pubblicato sul proprio account Instagram un enigmatico countdown raffigurante il cosiddetto bottle kiln, conosciuto anche come bottle oven. Si tratta di una costruzione caratteristica dell'area di Stoke-on-Trent che prende la forma di una bottiglia come dice il nome. È apparsa, seppure in maniera marginale, già in passato sui vecchi crest del club (dal 1977 al 1989 e su quello utilizzato dal 1989 al 1992) e molti supporter temevano che potesse ricomparire sul logo attuale. Si tratta invece solamente dell'introduzione di un bottle kiln per nulla invadente sulla zona del backneck, che potrebbe spoilerare l'avvento di una nuova visual identity per gli anni a venire. Se così fosse, almeno a Stoke-on-Trent hanno capito che per tutto ciò che concerne stemmi, è saggio evitare cambiamenti repentini.