Nike dovrebbe rilanciare le Total90 originali?
Una domanda che nasce dal successo del lancio delle adidas Predator
08 Febbraio 2024
Era il 2000 quando Edgar Davids, Joseph Guardiola, Luis Figo, Lilian Thuram, Hidetoshi Nakata ed altri fuoriclasse rubavano un pallone protetto da un samurai robot dal Colosseo Quadrato dell'EUR. Ora quel palazzo romano è la sede di Fendi e la missione di Nike di rendere il calcio uno spettacolo da action movie sembra essersi esaurita. Quello spot infatti fu il primo di una lunga serie con al centro i calciatori più forti del pianeta e un nuovo modello di scarpe da calcio dello Swoosh destinate a fare la storia. Le Total90 infatti diventarono presto le scarpe di un decennio, dal 3vs3 di The Cage fino ad essere allacciate sulle spalle di Ronaldo durante la premiazione del Mondiale 1998. Poi quel modello così riconoscibile, con tanto di numero extralarge sul lato della tomaia, venne via via diluito dai designer Nike fino a perdersi dentro gli archivi di Beaverton.
Nel frattempo adidas ha appena rilanciato uno dei suoi modelli di scarpe da calcio più celebri, le Predator, riscuotendo un successo strepitoso. E proprio questa strategia di adidas, come abbiamo visto, si pone diametralmente all'opposto da quella scelta da Nike, che invece ha lanciato ad inizio anno le Air Max Mercurial TN. Ma la forza dirompente che sta avendo la nostalgia sul mercato dello sportswear attuale dovrebbe spingere tutti i brand a fare un salto nel proprio archivio per capire quale sia il modello più attuale ancora oggi. E nessuno può rivaleggiare in questo con Nike, che però finora ha scelto di lasciare campo libero ai rivali di sempre di adidas. Una situazione che ci fa appunto chiedere se Nike non debba appunto tornare a rilasciare modelli iconici, tra questi ovviamente il primo dovrebbe essere proprio le Total90.
Un makeover che comprenderebbe non solamente le iconiche scarpe da calcio, ma l'intera linea T90 dai template delle maglie fino al design del pallone. D'altronde proprio Louis Van Gaal, spiegando il senso della missione nello spot, definisce il nuovo pallone come ancora più rotondo e performante - it's rounder - e di conseguenza ancor più adatto ai trick che diventeranno l'anima del Joga Bonito! È indubbio come le scelte di Nike siano radicalmente cambiate con il corso degli anni, spostandosi da un marketing profondamente legato allo starsystem dei suoi atleti di punta verso uno più organico legato allo storytelling ed alle community. E non sempre queste strategie si sono rivelate vincenti, come ad esempio quella di eliminare del tutto il wholesale, e stanno condizionando l'appeal dello Swoosh.
Un ritorno alle origini del brand, quando ogni spot pubblicitario diventava immediatamente il più visto e ricreato dai giovani appassionati, e quando le release delle scarpe da calcio erano autentiche celebrazioni. E quando appunto i calciatori indossavano alcuni shape che ancora oggi accendono fantasie e aspirazioni. Nike dovrebbe quindi accontentare tutti e riproporre nuovamente i suoi modelli più iconici, attraverso un fan-service che ad esempio ha accompagnato le release di Jordan 1 e Dunk negli ultimi anni, o continuare a creare nuovi progetti, nuovi design per nuove generazioni di calciatori e tifosi?