Storia delle maglie bannate del Camerun
Dalla "sleeveless" del 2002 al body da gara del 2004
19 Gennaio 2024
Per la seconda giornata della Coppa d'Africa, il Camerun scenderà in campo contro il Senegal, detentore del trofeo. Si tratta di un incontro molto atteso tra due delle squadre più importanti del calcio africano, di particolare rilevanza per il Camerun, che ha pareggiato la prima partita del girone. Se la battaglia sul campo sarà intensa, la gara per i kit più distintivi sembra già avere un vincitore designato: il Camerun. Oggi la Nazionale è sponsorizzata da One All Sports, un partner che, tra le varie responsabilità, non ha provveduto a fornire le nuove divise ai Leoni che parteciperanno alla Coppa d'Africa in Costa d'Avorio, costringendoli di fatto a utilizzare i vecchi kit. In termini di supplier, però, il sodalizio più importante che ha coinvolto il Camerun riguarda la partnership con PUMA, marchio con cui è stato legato dal 1998 al 2018 e con cui ha affrontato diverse episodi che hanno coinvolto la Nazionale e la FIFA a causa delle irregolarità che alcune di queste presentavano.
Camerun 2002 - La jersey senza maniche
La maglia che il Camerun avrebbe voluto utilizzare per la Coppa del Mondo del 2002 è stata nel tempo soprannominata "sleeveless" perché si presentava - letteralmente - senza maniche, molto simile a una canotta da basket. La FECAFOOT (Federazione calcistica del Camerun) al tempo non riscontrò alcun tipo di problema in quella che era una variante mai vista fino a quel momento, motivo per cui il Camerun poté utilizzarla in occasione della Coppa d'Africa. D'altra parte, la FIFA disse che gli Indomabili Leoni d'Africa non avrebbero dovuto indossare quella maglia al Mondiale asiatico che si sarebbe giocato in Corea del Sud e Giappone, bannandola di fatto. La giustificazione ufficiale relativa al divieto di utilizzo della maglia riguardava l'impossibilità di attaccare la patch del torneo sulle maniche. Il Camerun provò un tira e molla che sapeva di non poter vincere, ma nonostante le maniche nere che furono aggiunte in seguito - rovinando l'esperimento stilistico di PUMA - la maglia resta una pietra miliare nei design delle divise calcistiche. Il Camerun di Eto'o e Olembé-Olembé dovrà accontentarsi delle foto scattate durante la competizione africana, diventate oggi una preziosa testimonianza di una delle dinamiche più incredibili che hanno coinvolto le maglie da calcio.
Camerun 2004 - Il primo body da calcio
La "faida" tra PUMA e la FIFA non si concluse nel 2002. La seconda puntata della "serie" che vide la Nazionale africana sfidare la più potente organizzazione mondiale di calcio fu la sfida più combattuta. In seguito all'episodio della maglia senza maniche, nel 2004 il Camerun lanciò, grazie alla consueta collaborazione con PUMA, una sorta di "tutina", un body da gara in rosso e verde. Sepp Blatter, all'epoca presidente della FIFA, emanò una norma riguardante i kit, sottolineando che «tutte le magliette e i pantaloncini devono essere elementi separati di abbigliamento». Il Camerun continuò a giocare con quella divisa, ignorando la nuova regola proveniente dai vertici di Nyon. La sfida del Camerun coinvolse gli addetti ai lavori, ma la squadra dovette arrendersi quando dagli stessi uffici arrivò una multa di 130 mila euro e 6 punti di penalizzazione nel gruppo di qualificazione per il Mondiale del 2006. Il coraggio degli Indomitable Lions era al massimo livello, ma la trasgressione non portò nulla di positivo alla Nazionale, se non un nuovo e interessante capitolo da aggiungere all'albo delle maglie da calcio bannate.
Per l'edizione in corso della Coppa d'Africa - purtroppo o per fortuna - non possiamo aspettarci niente di clamoroso, considerato che la squadra allenata da Rigobert Song e capitanata dall'eterno Vincent Aboubakar continuerà a giocare le prossime partite con il kit realizzato per l'edizione 2022 della Coppa d'Africa tenutasi in Algeria.