Il Crystal Palace è il primo club inglese ad avere un direttore creativo

Esattamente due anni fa, il 2 giugno 2021, su nss sports pubblicavamo un articolo dal titolo "I club hanno bisogno di un direttore creativo?" che si interrogava sull'importanza per le squadre di definirsi anche attraverso una strategia estetica e con progetti legati all'arte e alla moda. L'influenza reciproca tra moda e calcio è ormai consolidata e non ha più senso stupirsi di questo cortocircuito, in questi due anni i club hanno sempre più presentato collaborazioni con altri brand nell'ultima settimana sono state mostrate le collezioni tra Juventus e 032c e tra Birmingham e Undefeated. Difficile però che i club puntino su un direttore creativo interno per far emergere il brand e i progetti extra campo, una scelta presa invece dal Crystal Palace, che proprio in queste ore ha annunciato che Kenny Annan-Jonathan sarà il nuovo Creative Lead e si occuperà delle collezioni della squadra londinese e delle nuove partnership con i brand. 

L'esperto di marketing inglese secondo BoF avrà come primo compito quello di realizzare una collezione Fall-Winter, da presentare nella stagione 2023/24. Già con la sua agenzia The Mailroom Annan-Jonathan aveva curato progetti per l'attaccante Michail Antonio e proprio per l'ex capitano del Crystal palace Wilfred Zaha, passato in questa sessione di mercato al Galatasaray. Proprio il prossimo direttore creativo del Palace ha spiegato le ragioni di questa strategia, dicendo come "il mondo in cui il tifoso medio esprime l'amore per lo sport è evoluto ed è ora per i club di evolvere con loro". Dovremo sicuramente aspettarci in futuro nuove collezioni dal club, che seguano magari il calendario della moda e non quello del calcio, creando due binari paralleli ma in continuo dialogo. Al tradizionale merchandising si aggiungeranno anche nuove collaborazioni con brand di moda, e bisognerà capire se verrà coinvolto anche Macron (sponsor tecnico degli Eagles) in questi progetti. Il Crystal Palace è la prima squadra inglese ad affidarsi a un direttore creativo e lo scenario che si prospetta è tutto da scrivere, aspettando di vedere se altri club seguiranno la stessa strada.