Perché le maglie Away dell'Arsenal sono gialle e blu?
Una tradizione che inizia nell'800, continua con "Gli Invincibili" e con il nuovo kit 2023/24
18 Luglio 2023
L'ultima maglia gialla dell'Arsenal è stata presentata proprio ieri, in una tonalità accesa con strisce nere che ha già fatto discutere ancora prima di scendere in campo. Ma nel corso della sua storia l'Arsenal ha presentato ai tifosi maglie che per stile ed eleganza sono diventate dei veri e propri pezzi di culto, grazie al lavoro dei vari sponsor tra i quali Nike, PUMA e adidas. La storia delle maglie utilizzate dall’Arsenal è caratterizzata in particolare da seconde o terze maglie che sono riuscite a farsi notare per la scelta di colori e fantasie.
Nel caso dei Gunners, questo filone è caratterizzato da un ampio utilizzo di due colori: il giallo e il blu. Due tonalità diventate i colori ufficiosi del club, oltrepassando i confini della semplice consuetudine per diventare una convenzione, un patto, una regola non scritta, una tradizione. I tifosi ormai si aspettano che ogni stagione ci sia almeno una maglia gialla o una maglia blu, se non addirittura una in cui si uniscono entrambi, aspettativa rispettata anche con il nuovo kit Away 2023/24 presentato nelle ultime ore.
Il rapporto che lega l’Arsenal a questi due colori ha radici profonde. Come confermato dallo stesso club, l’Arsenal ha indossato per la prima volta una maglia blu nel 1892 contro l’Everton, con la squadra di Liverpool che all’epoca vestiva di rosso. Ma il blu ha fatto capolino sulle divise dell’Arsenal ancora prima che il club avesse questa denominazione. Il Dial Square FC (primo nome del club) decise di realizzare la propria divisa da gioco utilizzando il tessuto portato in regalo da un piccolo gruppo di giocatori che lasciò il Nottingham Forest per unirsi al club nel 1886. A quel punto venne realizzata quindi una maglia rossa a cui furono abbinati dei calzettoni a bande orizzontali biancoblu.
Per la comparsa del giallo ci volle più tempo: l’Arsenal indossò per la prima volta una maglia oro in occasione della finale di FA Cup del 1950 vinta contro il Liverpool e da quel momento in poi non si tornò più indietro, dato che il giallo divenne il colore fortunato della squadra londinese. L’approvazione definitiva venne dagli stessi tifosi quando, dopo aver disputato tre finali di FA Cup consecutive fra il 1978 e il 1980 indossando sempre una maglia gialla, resero popolare il coro “She wore a Yellow Ribbon” (“Indossava un nastro giallo”, ndr), una canzone già in voga fra i tifosi Gunners alla fine degli anni’50, tratta da un poema di George A Norton del 1917 e utilizzata nell’omonimo film di John Wayne del 1949 (“I cavalieri del Nord Ovest” nella versione italiana).
Il 1968 è l’anno in cui per la prima volta il giallo e blu si fondono in una sola divisa. Da allora in poi l’Arsenal, insieme ai suoi sponsor tecnici, ha regalato ai tifosi divise storiche, optando nella maggior parte dei casi per completi spezzati in cui pantaloncini e calzettoni blu accompagnano una maglia gialla. Tra le divise più famose c'è la “bruised banana”, ovvero la rivoluzionaria maglia gialla con il pattern triangolare blu scuro indossata dall’Arsenal fra il 1991 e il 1993, che adidas decise di riproporre in versione rivisitata nel 2019 per celebrare il nuovo contratto con i Gunners.
Per quanto riguarda le collezioni create da Nike, gli esempi di maglie gialle diventate iconiche sono molteplici. Ad esempio, c’è il kit giallo con maniche blu sponsorizzata Sega e utilizzata fra il 1999 e il 2001, mentre nel 2002 venne utilizzata una versione aggiornata di questa maglia con l’oro che prese il posto del giallo. Tra queste c’è la maglia degli Invicibles della stagione 2003/04, una maglia interamente gialla con dettagli blu, resa immortale dalla battaglia di Old Trafford, ovvero la partita in cui il Manchester United avrebbe potuto interrompere la striscia di imbattibilità dell’Arsenal in Premier League se Ruud Van Nistelrooy non avesse sbagliato un calcio di rigore al 90’.