La leggenda di El Wey
Come il figlio di Foden è diventato una star di Instagram
27 Giugno 2023
Grazie ai social, vedere e conoscere la vita dei figli dei calciatori sta diventando quasi la normalità. Cristiano Ronaldo Jr., ad esempio, è una mini-celebrità a tutti gli effetti, nonostante non abbia una presenza ufficiale sui social. Vediamo anche Nicolò Pirlo, come i fratelli Beckham, oramai tutti maggiorenni e con un following molto elevato. Ed è qui che entra in gioco Ronnie Foden. A soli 4 anni, il figlio di Phil Foden è un fenomeno di internet grazie ai suoi 2,2 milioni di follower su Instagram raggiunti in meno di 48 ore. Soprannominato El Wey (che in spagnolo significa "il ragazzo"), il bambino si distingue notevolmente dagli altri "figli d'arte", e la sua ascesa alla celebrità è senza precedenti nel mondo del calcio.
Un giorno raggiungi 1 milione di follower, il giorno dopo sei a 2. Una tale crescita non avviene per caso, anzi dimostra quanto in pochissimo tempo Foden Jr. è diventato un personaggio social. A fargli guadagnare le luci della ribalta sono state le sue bravate durante i festeggiamenti per la Champions League del Manchester City in diretta mondiale. Le apparizioni in video e foto con Rico Lewis e Julian Álvarez, i balli in campo e negli spogliatoi e, naturalmente, il famoso momento "Pensavo fossi una ragazza!" ad Erling Haaland sono stati tutti grandi catalizzatori dell'ascesa di El Wey.
Ronnie sembra essere spesso presente all'interno dello spogliatoio del Manchester City e viene trattato quasi come un amico da molti giocatori. La sua risata contagiosa e la sua energia vibrante gli hanno permesso di raccogliere l'affetto di alcuni giocatori del City e, se a questo si aggiunge la le forte presenza della lingua spagnola al club, le origini del soprannome El Wey diventano improvvisamente molto più chiare.
Al momento, Ronnie Foden può vantare più follower su Instagram di metà delle squadre della Premier League e, con questa El Wey-mania che si sta impossessando dei social, è probabile che nei prossimi giorni saranno superate un paio di altre squadre. Per il momento, però, dobbiamo accontentarci dei meme su Harry Kane che ha meno trofei di Ronnie e degli esilaranti edit del ragazzino e delle sue buffonate allo Stadio Olimpico Atatürk.
In una squadra così odiata per le sue spese, questi personaggi sono fondamentali per rendere il Manchester City più simpatico al pubblico. Proprio come i festeggiamenti sfrenati di Jack Grealish che hanno incantato i media, Ronnie contribuisce a rendere questo triplete più genuino, più umano e meno "comprato", come dicono molti critici. Loro due insieme stanno cambiando la percezione che i tifosi hanno del City, essendo semplicemente loro stessi.
Vedremo cosa riserverà il futuro al piccolo Ronnie. Sembra che sia troppo giovane per essere coinvolto nei social (il suo account è gestito dai genitori), ma potrebbe anche essere intelligente capitalizzare su questo hype e aprire la strada al personal branding o ad altre opportunità commerciali tra qualche anno. Chi poteva immaginare che mentre Phil Foden usciva dal campo a Istanbul, Ronnie, sulle spalle del padre, stava invece facendo il suo glorioso ingresso come star globale?