Che fine hanno fatto i Los Angeles Galaxy?
Da franchigia più importante della MLS a una crisi iniziata forse con la "Beckham rule"
08 Settembre 2023
L'attenzione nei confronti della MLS è aumentata da qualche mese a questa parte, complice le nuove strategie della lega americana ma soprattutto l'arrivo di Lionel Messi all'Inter Miami, con la scia di Sergio Busquets e Jordi Alba. In passato qualcosa di simile era già successo, senza però che il campionato riuscisse a fare un decisivo balzo in avanti e competendo con le leghe europee. Solo nel 2007 il trasferimento di David Beckham ai LA Galaxy fu per certi aspetti rivoluzionario. Beckham cambiò completamente la percezione del calcio americano alla fine degli anni zero, all'alba di una certa riproduttività delle immagini e alzando il livello generale del campionato, ispirando molti cambiamenti.
La conseguente "Beckham rule", ufficialmente nota come Designated Player Rule, infatti alterò completamente il calciomercato della MLS, in quanto la regola permise alle squadre di ingaggiare fino a tre giocatori al di fuori del proprio tetto salariale e facilitò l'ingaggio di stelle internazionali. Questo diede il via a un periodo di dominio senza precedenti per i Galaxy, in cui altre stelle come Robbie Keane e Landon Donovan portarono la squadra a due Supporters' Shield e a tre vittorie della MLS Cup tra il 2010 e il 2014. La famosa dinastia consolidò dunque lo status di potenza del calcio americano dei Galaxy, che divennero così la squadra più importante del campionato, nella città dello spettacolo e della spettacolarizzazione.
Se si guarda l’attuale classifica della Western Conference, i LA Galaxy sembrano una versione persa e confusa di quella grande franchigia, che ora si trova al penultimo posto. Sono passati 9 anni dall'ultima volta che i Galaxy hanno sollevato un trofeo o anche solo raggiunto una finale, e il loro miglior piazzamento in campionato durante questo periodo è stato un 6° posto nel 2016. Il crollo assoluto della stagione 2023 si stava sviluppando da tempo, ma come siamo arrivati a questo punto?
Ironia della sorte, il crollo ha inizio proprio con il trasferimento di Beckham. Sì, fu una grande mossa, non c'è dubbio, funzionò perché l'MLS era giovane, di bassa qualità e aveva bisogno di più visibilità. Un fuoriclasse, anche se di una certa età, era proprio ciò di cui il campionato aveva bisogno per aumentare il proprio appeal e riprendersi dal calo di interesse registrato nei primi anni 2000. Becks tuttavia creò nei Galaxy un'ossessione per i giocatori più commerciabili, una strategia impostata dal punto di vista tecnico e di marketing che ha limitato le scelte della dirigenza portando a risultati non esaltanti. Ashley Cole, Nigel de Jong e Steven Gerrard; dopo l'ultima vittoria della MLS Cup dei Galaxy nel 2014, sono stati questi i nuovi acquisti di maggior prestigio, non garantendo le prestazioni di Beckham e dimostrando la direzione commerciale che si stava impossessando del club. Sono stati evidenti tentativi da parte della dirigenza dei Galaxy di rendere la squadra più appetibile dal punto di vista marketing, basti pensare a Giovani dos Santos, utilizzato per attirare i tifosi ispanici grazie alla sua popolarità in Messico. La franchigia si era quindi fissata con l'acquisto di stelle internazionali, con il fine capitalizzare sulla loro immagine e diventare sempre più importante come brand.
I Galaxy hanno poi ingaggiato altre leggende in età avanzata come Zlatan Ibrahimović e Chicharito Hernández, e anche se questi due hanno oggettivamente offerto buone prestazioni al club, non è stato sufficiente. Si ha l'impressione che la dirigenza degli LA Galaxy non abbia capito in che direzione stesse virando la MLS alla fine degli anni 2010. Invece di iniziare a fare affidamento sui talenti locali, le giovanili in continuo miglioramento e un sistema in grado di sfornare buoni giocatori, i Galaxy hanno continuato a reclutare ex- fuoriclasse in fase di declino, il campionato per vecchie glorie che gli europei guardavano poco prima era ormai una cosa del passato.
Oggi la MLS produce i propri talenti, come Alphonso Davies, Brendan Aaronson, Gio Reyna e, più recentemente, Thiago Almada e Jesus Ferreira. È un campionato autosufficiente, in grado di creare un ambiente competitivo da solo. La MLS si è anche rilanciata come campionato delle "seconde opportunità", attirando giocatori di fascia media dall'Europa e aiutandoli a trovare una propria dimensione tecnica. Alcuni dei migliori giocatori della MLS in questo momento sono perfetti esempi di questa tendenza, come Denis Bouanga, Hany Mukhtar, Carles Gil e Ilie Sànchez. In tutto questo i Galaxy non hanno ancora trovato un loro equilibrio e provano a ricostruire una squadra intorno a una promessa europea come Riqui Puig.
A parte il sistema arretrato di reclutamento dei giocatori, la dirigenza stessa è fortemente problematica. Quando i Galaxy hanno ingaggiato Cristian Pavòn nel 2019 era stato superato il budget salariale, cosa che è consentita solo se si classifica il giocatore in questione come Designated Player. I Galaxy non lo hanno fatto e di conseguenza, nel dicembre 2022, sono stati bloccati dal mercato, multati di 1 milione di dollari dal budget salariale e l'ormai ex presidente del club Chris Klein è stato sospeso. Klein, licenziato dal suo incarico di recente, ha lasciato la sua posizione all'attuale allenatore della squadra, Greg Vanney. Quindi lo scenario ora è di un'organizzazione che non può rinforzare la propria rosa durante il mercato, deve pagare una multa di 1 milione di dollari e un allenatore che finora ha portato solo risultati scarsi che ha assunto l’incarico aggiuntivo di presidente.
Giustamente, i tifosi dei Galaxy non sono contenti della situazione e molti di loro hanno deciso di farsi sentire. Il 13 gennaio 2023, quando Klein era ancora presidente, cinque dei maggiori ‘clan’ della tifoseria organizzata degli LA Galaxy (i Galaxians, la Angels City Brigade, la LA Riot Squad, i Galaxy Outlawz e i Ghosts Ultras Galaxy) hanno minacciato di boicottare le partite se Klein fosse rimasto con la squadra, e questo ha causato minimi storici in termini di affluenza negli stadi. La media spettatori dei Galaxy non è mai stata così bassa in oltre 14 anni e, per la prima volta dalla nascita della MLS nel 1996, i Galaxy non rientrano nella top 10 del campionato sotto questo punto di vista. I tifosi sono stufi del comportamento dell'intera organizzazione e vogliono cambiamenti, ma proprio come nel caso delle strategie di mercato dei Galaxy, è difficile immaginare un futuro in cui questo accada. Ora, con il recente successo degli LAFC, i Galaxy hanno inoltre perso il monopolio sul grande e importante mercato della città di Los Angeles. Il potere che una volta caratterizzava questa squadra sta diminuendo di giorno in giorno, e se la dirigenza non si allinea alla traiettoria della MLS, per gli LA Galaxy sarà estremamente difficile tornare a vincere.