Il modello Feralpisalò si prepara alla Serie B

Dopo aver conquistato la promozione in Serie B con un 1-0 sulla Triestina l'8 aprile 2023, la Feralpisalò è diventata la seconda squadra della provincia di Brescia a raggiungere la Serie B. Conosciuta soprattutto per aver avuto un certo Blanco nelle giovanili come centrale di difesa tra il 2018 e il 2020, la Feralpisalò ha avuto poca visibilità per la maggior parte della sua esistenza. Aver avuto in squadra il famosissimo cantante non è tutto ciò che la rende unica, la Feralpisalò si rivela un'organizzazione a dir poco interessante.

Il nome Feralpisalò deriva dalla fusione, avvenuta nel 2009, di due club già esistenti: AC Salò e Feralpi Lonato del Garda. La pratica di unire due entità separate in una sola è tutt'altro che rara nel calcio, dato che diversi grandi club come PSG, Roma e Benfica sono nati in modo simile. Ciò che distingue la Feralpisalò, tuttavia, è che rappresenta ufficialmente due comuni diversi, a differenza dei club citati che nascono dalla fusione di organizzazioni della stessa città. Questo ha molto più senso quando si scopre che, insieme, i due paesi in questione (Salò e Lonato del Garda) contano solo 27.000 cittadini. E, a partire dalla stagione 2023-2024, i 10.500 abitanti di Salò costituiscono il secondo comune più piccolo d'Italia ad aver mai schierato una squadra di Serie B, dietro solo ai 6.000 abitanti di Castel di Sangro che hanno visto la loro squadra giocare in cadetteria tra il 1996 e il 1998.

Il Castel del Sangro Calcio è riuscito a rimanere in Serie B per sole due stagioni, e da allora non è mai tornato. Le cose potrebbero essere molto diverse per la Feralpisalò, perché chi sta dietro le quinte ha tutte le risorse del mondo per far crescere e progredire il club. Il proprietario del club è Giuseppe Pasini, amministratore delegato di un'azienda leader nella metallurgia ferrosa con reddito multimiliardario. Lo spirito imprenditoriale di Pasini è ciò che sta alla base delle invidiabili ambizioni del club, e il potere di spesa di un club come la Feralpisalò rispetto al resto della Serie B potrebbe fare una grande differenza. Certo, i soldi da soli non bastano per il successo di una squadra, ed è per questo che un altro punto di forza che la Feralpisalò può vantare è il direttore sportivo Andrea Ferretti. A soli 26 anni, Ferretti è uno dei più giovani a ricoprire una carica così importante e finora ha svolto il suo compito in modo impeccabile. Grazie a un approccio astuto e fresco, il direttore è riuscito a creare una squadra con un perfetto equilibrio tra giocatori esperti e più giovani: 25 giocatori in totale, 11 più vecchi di lui, 11 più giovani e i restanti 3 suoi coetanei. Per quanto riguarda i veterani, sono stati fondamentali i due marcatori più prolifici della stagione Luca Siligardi e Simone Guerra, mentre il gruppo dei giovani può vantare talenti molto promettenti come il portiere Semuel Pizzignacco. 

Infine, con l’accoppiamento del verde e il blu, la Feralpisalò ha dei colori sociali davvero unici nel panorama calcistico italiano. Le loro maglie sono rare in quanto ampiamente riconoscibili e sinonimo del club. Ma ciò che altri club non hanno è l'ineguagliabile paesaggio della Feralpisalò, offerto dal vicino Lago di Garda. Lo stadio 'Lino Turina' si trova a soli 900 metri dal lago famoso in tutto il mondo, rendendo una trasferta dal Feralpisalò il sogno di qualsiasi squadra italiana e dei suoi tifosi. Per via della capienza di 2500 persone, il terreno di gioco dovrà essere sottoposto a ristrutturazioni durante l’estate, il che vuol dire che le prime partite della Feralpisalò della stagione 2023-2024 verranno disputate allo stadio ‘Leonardo Garilli' di Piacenza.

Provinciale a livelli estremi, un paesaggio bellissimo, fiducia nei giovani e colori sociali particolari. Sotto i riflettori di un campionato importante come quelli della Serie B, riuscirà la Feralpisalò a emergere come un tesoro unico del calcio italiano?