Nazionali che giocano in un unico stadio
Regno Unito, Francia, ma anche lo stadio in cui si è giocata l'ultima Finale di Europa League
12 Giugno 2023
La stagione delle Nazionali ha quasi sempre un carattere itinerante, con le selezioni che vengono ospitate di impianto in impianto nel corso dei loro impegni amichevoli e di qualificazione ai tornei internazionali. È così anche per la Nazionale Italiana, che pur avendo l’Olimpico di Roma come sede principale, viaggia per i diversi stadi, con il risultato positivo che più tifosi possono vedere dal vivo le partite. Ci sono però delle federazioni che hanno deciso di stabilire come casa della propria Nazionale un singolo stadio, in alcune situazioni a uso esclusivo della squadra che rappresenta il Paese e in altre in coabitazione con il club di quella specifica città. Questa scelta è diffusa nelle nazioni britanniche, ma in giro per il mondo ci sono diversi impianti che sono diventati nel corso degli anni sede esclusiva delle Nazionali.
Wembley, la casa dell’Inghilterra
Il Wembley Stadium è uno degli stadi più suggestivi al mondo, con il suo arco visibile a chilometri di distanza. La “Cattedrale del Calcio”, come fu definito l’impianto da Pelé, può ospitare fino a 90mila spettatori ed è quindi lo stadio più capiente di tutto il Regno Unito e il secondo d’Europa dopo il Camp Nou di Barcellona. Attualmente è di fatto di proprietà della English Football Association che ne ha fatto la casa dei Tre Leoni; è esclusivamente qui infatti che la squadra gioca le sue partite interne. A Wembley inoltre vengono giocate le finali di FA Cup e Coppa di Lega Inglese.
L’Eire e l’Irlanda del Nord
Così come per l’Inghilterra, anche le Nazionali dell’Eire e l’Irlanda del Nord giocano le rispettive partite casalinghe in un solo stadio. La Repubblica d’Irlanda fino alla metà degli anni 2000 è scesa in campo nello storico Lansdowne Road, poi abbattuto perché ritenuto troppo obsoleto. Nello stesso punto nasce ora l’Aviva Stadium, dal nome dell’omonima compagnia d’assicurazioni che ne detiene i diritti nominativi. Quando scende in campo l'Eire lo stadio cambia nome in Dublin Arena, per il divieto imposto dalla UEFA di associare al nome degli stadi a sponsor non legati a essa. È un impianto di ultima generazione e può ospitare quasi 52mila spettatori.
L’Irlanda del Nord, invece, disputa le sue partite casalinghe a Windsor Park, che sorge nella capitale Belfast. È un impianto meno moderno rispetto a quello dei cugini, può ospitare solo 18.500 spettatori ed è stato inaugurato nel lontano 1905, per poi subire interventi di ampliamento nel 2016. Oltre alla Nazionale nordirlandese, a Windsor Park gioca anche il Linfield F.C., club semi-professionistico, e viene disputata la finale della Irish Cup.
Gli stadi di Scozia e Galles
La Nazionale scozzese gioca le proprie partite casalinghe nel bellissimo Hampden Park di Glasgow, stadio in cui gioca anche il Celtic. Inaugurato nel 1903, nel corso della sua storia ha ospitato anche tre finali di Champions League. Per diverso tempo Hampden Park è stato uno degli impianti con il maggior numero di posti a sedere al mondo, con ben 150mila posti a sedere, ma col tempo l’ha dovuta ridurre per motivi di sicurezza, fino ad arrivare agli attuali 52mila. Dal 2020 è di proprietà della Scottish Football Association.
Stadio modernissimo invece per il Galles, che scende in campo al Cardiff City Stadium, inaugurato nel 2009. Nato dalle ceneri dell’obsoleto Ninian Park, ha una capienza di 33mila posti a sedere. L’unico evento di spicco ospitato è la finale di Supercoppa UEFA del 2014 vinta dal Real Madrid per 2-0 contro il Siviglia.
Lo Stade de France
La Nazionale francese vice-campione del Mondo scende in campo allo Stade de France, situato nel quartiere di Saint-Denis. Fu costruito per la Coppa del Mondo del 1998, manifestazione durante la quale ospitò la finale, vinta proprio dai Galletti padroni di casa. È uno degli impianti più capienti d’Europa con 81mila posti a sedere e può vantare inoltre un primato: è infatti l’unico stadio, insieme all’International Stadium Yokohama, ad aver ospitato sia la finale del Mondiale di calcio che di quella di rugby. Il consorzio proprierario dello Stade de France lo ha messo in vendita per il 2025, il PSG è interessato ad acquistarlo, nel frattempo ospiterà le gare di atletica delle Olimpiadi di Parigi 2024.
Il Belgio e il King Baudouin Stadium
Il Belgio disputa le sue partite casalinghe al King Baudouin Stadium, che in molti potrebbero ricordare come lo stadio dell’Heysel; l’impianto in cui nel 1985 persero la vita 39 tifosi della Juventus prima della finale di Coppa Campioni contro il Liverpool, a causa del cedimento di un muro che separava le tifoserie. Nel 1995 venne completamente rimodernato e intitolato al Re Baldovino, figlio di Re Leopoldo che nel lontano 1930 aveva partecipato alla cerimonia di inaugurazione. Da quel momento è diventato lo stadio della Nazionale belga e con la sua capienza di 50mila spettatori è lo stadio più grande del Paese.
La Puskas Arena di Budapest
La Puskas Arena, inaugurata nel 2019 dopo due anni di lavori a seguito della demolizione del vecchio stadio Ferenc Puskas, ospita le partite casalinghe dell’Ungheria. Nel 2014 Budapest venne scelta come città per ospitare tre partite di EURO 2020 e l’allora presidente della Federcalcio magiara Sándor Csányi spinse per mettere in piedi un impianto modernissimo. La Puskas Arena è ora un gioiello di architettura e può ospitare quasi 70mila spettatori.
Gli stadi delle Nazionali scandinave
Nel corso degli anni, le Nazionali della penisola scandinava hanno avuto una forte crescita insieme ai rispettivi movimenti calcistici. Tutte le selezioni scandinave disputano le loro partite in uno specifico stadio. Il più grande della Scandinavia, con 50mila posti a sedere, è la Friends Arena di Solna, in cui gioca la Svezia. È un impianto di recente costruzione con i lavori cominciati nel 2009 e terminati nel 2012. Dispone di un tetto retrattile ma le vere particolarità sono due, la facciata può essere illuminata in 17 milioni di combinazioni diverse, di giallo e blu quando gioca la Nazionale svedese, e al centro del tetto è presente un cubo multimediale di 240 metri quadrati in grado di mostrare in diretta le immagini dell’evento in programma.
Il secondo stadio più grande della penisola è l’Helsinki Olympic Stadium, in cui gioca la Finlandia e che può ospitare fino a 40mila persone. È stato inaugurato nel 1938, ma tra il 2016 e il 2020 è stato sottoposto a diversi lavori di ristrutturazione. La caratteristica dell’impianto è una grande torre al centro delle tribune alta 72,71 metri, ovvero la lunghezza del lancio con cui l’atleta finlandese Matti Jarvinen vinse l’oro nel lancio del giavellotto alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1932. La torre è aperta ai visitatori e nel suo punto più alto offre una suggestiva panoramica di Helsinki.
Dal 1992, ovvero l’anno in cui fu inaugurato, la Danimarca disputa le sue partite al Parken Stadion di Copenaghen, impianto anche della squadra di calcio di casa. Ha una capienza di 38mila spettatori e nel 2001 ha ospitato l’edizione danese dell’Eurovision Song Contest. E proprio in occasione di quell’evento fu installato il tetto retrattile. È esclusivamente a uso della Nazionale norvegese, invece, l’Ullevaal Stadion di Oslo. Uno stadio eretto nel lontano 1926 ma che nel corso degli anni ha visto vari lavori rifacimento. Può ospitare circa 26mila spettatori e dal 2007 è di proprietà della Federcalcio della Norvegia.
L’impianto più piccolo in Europa è invece il Laugardalsvollur di Reykjavík in cui gioca l’Islanda. Nel 1958 l’impianto aveva addirittura una sola tribuna, nel 1997 fu aggiunta quella opposta, mentre nel 2006 venne completamente ristrutturato a seguito dell’impegno del governo islandese di valorizzare il movimento calcistico nazionale. Adesso ha una capienza di 9.800 posti a sedere, ma può arrivare a 15mila calcolando quelli in piedi. Un numero superato di gran lunga in occasione di un’amichevole contro l’Italia del 2004, in cui i tifosi furono 20.204, molti dei quali appunto in piedi.