Le aquile sugli scudetti delle squadre di calcio
Oltre a presenziare sui loghi delle società, l’aquila è diventata anche una mascotte delle squadre
07 Aprile 2023
Nella mitologia greca e latina, l’Aquila viene spesso identificata con la persona di Zeus; dio del fulmine e padre di tutti gli dèi. Per questo motivo è un animale che da sempre rappresenta forza, vittoria e prosperità. Ed è per questo il regale volatile è stato scelto da diversi club di calcio per dominare nei rispettivi scudetti in tutta la sua magnificenza, proprio per provare a imporre e dimostrare tutta la loro potenza agli avversari. Da Olimpia della Lazio a Vitoria del Benfica, ma non solo; oltre a presenziare sui loghi delle società, l’aquila è diventata anche una mascotte delle squadre con tanto di nome ed amata da tutti i tifosi.
L’aquila della Lazio
In Italia l’aquila più famosa è certamente quella della Lazio. A scegliere il volatile come simbolo del club fu nei primi anni ’10 del Novecento Fortunato Ballerini, presidente della Società e della Sezione di escursionismo. L’origine di questa scelta non è chiarissima, ma la storia più comune è che il patron biancoceleste era solito avvistare aquile durante le sue escursioni e riteneva l’animale esempio regale di potenza e vittoria. Dal 2010, in occasione delle gare casalinghe della Lazio nel cielo sopra l’Olimpico vola Olimpia; un esemplare di aquila reale americana.
Il rapace del Palermo
L’Aquila non ha fatto parte dello scudetto del Palermo dall’inizio, ma è da sempre invece lo stemma della città siciliana. E proprio per uniformarsi all'estetica cittadina che, nel 1932, l’allora presidente del club Barresi decise di sostituire il semplice logo a forma di rombo con quello di un’aquila dorata con un rametto di ulivo tra gli artigli. Nel 2000 lo scudetto, sotto la presidenza D’Antoni, si trasforma in uno dei più iconici della società. All’interno di uno scudo a sfondo rosanero, è presente nuovamente il rapace dorato ma con le ali dispiegate colorate di bianco. Lo stemma, disegnato dallo studio grafico del compianto Ferruccio Barbera, si piazzò al settimo posto tra i migliori 20 al mondo in un articolo del Daily Mail. L’attuale logo palermitano ha assunto caratteri molto più moderni, con un testa d’aquila stilizzata con le ali rosanero che riconducono ai colori storici del club.
Il Lecco, il Foligno e L’Aquila
Nelle serie minori del calcio italiano ci sono poi altri club storici che hanno l’aquila ben in vista nel proprio scudetto. Tra queste c’è il Lecco, con il volatile in volo che quasi sembra calciare il pallone presente sotto le sue zampe. Un evidente richiamo al nome della città è quello de L’Aquila Calcio, anche se al momento della sua fondazione era presente un semplice pallone con i colori sociali rosso e blu. Nel 2018, a seguito della mancata iscrizione al campionato di Serie D, il logo della nuova società abruzzese fu interamente disegnato dagli ultras dei Red Blue Eagles e di proprietà dell'associazione "Aps Aquile Rossoblù”, con l’intento di svincolarlo dagli ipotetici fallimenti futuri del club. Questo scudetto vede l’aquila nella parte alta con tanto di corona, che campeggia sullo stemma civico del capoluogo d’Abruzzo. Simile a quello del Lecco è il logo del Foligno, sia per i colori biancocelesti che per l’aquila in volo con il pallone tra i suoi artigli.
Le aquile del Crystal Palace e del Manchester City
A portare il soprannome di Eagles in Inghilterra sono i giocatori e i tifosi del Crystal Palace. Fino ai primi anni Settanta infatti il nickname della squadra e dei suoi sostenitori era Glaziers, ovvero i vetrai, che rimandava alla presenza dell’edifico in vetro e ferro che nel 1851 ospitò l’Esposizione Universale. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il palazzo fu distrutto dai bombardamenti dell’aviazione militare tedesca e quasi vent’anni dopo il club, che nel frattempo era finito in terza divisione, decise di rifarsi il look per provare a tornare ai fasti di un tempo. E così a dominare sul palazzo di cristallo del logo ecco apparire un’aquila per dare un senso di potenza. Il rapace prima viene disegnato in stile araba fenice che risorge dalle sue ceneri, come metafora per ricordare il bombardamento del celebre palazzo, poi nelle vesti più aggressive” nell’attuale scudetto. Dal 1997 al 2015 anche il Manchester City in Inghilterra ha visto la presenza di un’aquila nel suo logo. L’uccello, che per un periodo è stato anche uno dei simboli della città inglese, rappresenterebbe le origini romane della città. Ai piedi dell’animale c’era poi il motto “Coraggio nella Battaglia”.
L’aquila Vitoria del Benfica
Così come per quasi tutti i club che hanno l’aquila nel proprio stemma, anche per il Benfica il rapace rappresenta autorità, forza, nobiltà, vittoria e orgoglio. E la squadra portoghese, così come la Lazio, ha un suo volatile, dal nome Vitoria, che spicca il vola durante le partite casalinghe allo stadio Da Luz. Sin dalla sua nascita nel 1904, il club portoghese presenta nel suo scudetto un’aquila, rappresentato con le ali aperte pronte a spiccare il volo, così come dovrebbe fare la squadra durante ogni partita.
Il Nizza e il Go Ahead Eagles
L’aquila dorata troneggia anche sullo stemma del Nizza, con le ali che vanno ad abbracciare lo scudetto della squadra francese, il simbolo imperiale della città che si rifà all’alleanza legata alla dominazione dei Savoia. Anche in Olanda c’è una squadra che è riconoscibile per via dell’aquila così come nel proprio nome: il Go Ahead Eagles. Nello stemma a forma di torre a sfondo giallo, l’uccello è di colore nero ed è poggiato su un pallone da calcio.