Cosa ci dicono i vestiti degli allenatori in Champions League
Come ci si presenta per le serate più eleganti del calcio europeo
16 Marzo 2023
Vista la stagione dell'Arsenal, che ha raccolto la maggior parte dell'attenzione dei media, si potrebbe trascurare la silenziosa navigazione del Manchester City. Tuttavia, Erling Haaland e Kevin De Bruyne martedì ci hanno nuovamente ricordato la qualità devastante del City, con una prestazione storica per la Champions; il 7-0 con cui hanno demolito l'RB Leipzig ha confermato le credenziali dei Citizens come i favoriti per la Coppa dalle grandi orecchie.
Mentre all'Etihad i gol non sono mancati, l'Inter ha interpretato lo spirito italiano della metà degli anni '90 all'Estádio do Dragão, ottenendo il tanto desiderato 0-0 che ha permesso ai nerazzuri di accedere ai quarti di finale per la prima volta dal 2011. Il Napoli ha confermato la sua forma smagliante vincendo per 3-0 contro il Francoforte grazie alla brillantezza di Victor Osimhen, Khvicha Kvaratskhelia e Piotr Zieliński. La sorpresa d'Europa non può più essere considera così, vista la sua inconfondibile qualità in questa stagione.
L'infinitamente elegante Don Carlo Ancelotti e il suo Real Madrid continuano la loro imperiosa marcia in Champions League con una vittoria per 1-0 contro i sei volte campioni d'Europa del Liverpool, grazie a una facile conclusione del solito Karim Benzema.
Con una serie di stili di gioco a disposizione degli spettatori, continuiamo ad analizzare le scelte sartoriali a bordo campo dei dirigenti della Champions League, nella speranza di tracciare un collegamento tra il loro stile personale e il modo in cui giocano le loro squadre.
Pep Guardiola
Pep Guardiola è stato il portavoce dello stile calcistico da quando ha preso il controllo del Barcellona il 17 giugno 2008. Da allora, tutte le sue squadre hanno mostrato una qualità che pochi altri allenatori sono stati in grado di eguagliare nella storia di questo sport. Tuttavia, mentre la maggior parte dell'attenzione che circonda le sue squadre riguarda i loro incessanti successi - e giustamente - spesso viene lasciata una nota a piè di pagina sul suo stile personale.
Pep è un noto fan del gigante italiano Stone Island e spesso si presenta in campo con un maglione casual, pantaloni cargo e un paio di scarpe da ginnastica estratto dalla sua vasta collezione. Tuttavia, quando gli incontri di Champions League entrano nel suo calendario, il suo stile torna formale. Spesso considerato un uomo in giacca e cravatta, Pep è sceso in campo contro l'RB Leipzig con una lunga giacca doppiopetto, pantaloni sartoriali e un paio di scarpe stringate. Mentre il Manchester City smantellava l'RB Leipzig, l'intelligenza sartoriale di Pep gli ha permesso di nascondersi in disparte, combinando allo stesso tempo lo stile di un supereroe e di un supercattivo.
Carlo Ancelotti
Carlo Ancelotti è una figura che ha attraversato la storia del calcio. Il suo stile, così come le qualità vincenti della sua squadra, è rimasto invariato nel corso della sua carriera: una coerenza molto apprezzata. Il suo camminare a bordo campo in giacca e cravatta nera, le sopracciglia leggermente alzate e la pettinatura liscia dimostrano che lo stile classico è proprio questo, classico. Funziona sempre.
Lo stesso si può dire del Real Madrid. In Champions League non c'è squadra più forte e sembra improbabile che qualche club possa superare i risultati dei Los Blancos. Il Real Madrid mescola vigore giovanile e qualità senza tempo ogni volta che gioca, basta guardare il suo centrocampo per capirlo. Guidato dalla coerenza di Carlo Ancelotti, vestito meglio di quasi tutti gli altri manager, il Real ha portato uno stile senza tempo ma coerente nella competizione, finendo spesso con il trofeo sulla via del ritorno a Madrid.
Luciano Spalletti
Luciano Spalletti ha infuso al Napoli una sfumatura di grandezza tale da trasformarlo rapidamente in una forza inevitabile. L'armonia e l'equilibrio all'interno della squadra sono vicini alla perfezione e la mentalità unitaria e la propensione alla brillantezza sono chiaramente modelli di filosofia calcistica che discendono dall'allenatore toscano.
Come detto nella prima parte, quando un dirigente sceglie di indossare quella che è essenzialmente una tenuta da allenamento, suscita un senso di unità, un'esibizione unica che ha portato il Napoli al successo per tutta la stagione. La squadra partenopea è ancora un cantiere aperto, nonostante la stagione quasi perfetta che ha vissuto finora, e la tuta indossata da Spalletti rappresenta questo, rappresenta il campo di allenamento e il lavoro che ha svolto e che dovrà continuare a svolgere per mantenere i risultati a questo livello. O forse Spalletti è semplicemente un fervente fan di Armani, e chi può dargli torto?
Simone Inzaghi
Terzo allenatore della Serie A a qualificarsi ai quarti di finale, Simone Inzaghi è un uomo molto formale e coerente dal punto di vista sartoriale. Durante il suo mandato all'Inter, la squadra ha mantenuto una presenza costante ai vertici della Serie A, ma ha trovato più difficile trovare la forma in Europa. In ogni caso, il passaggio del turno contro l'FC Porto non è un risultato da trascurare.
L'Inter ha un'accordo con una grande casa di moda, il brand meneghino Moncler. Inzaghi può essere visto spesso avvolto nella sua giacca Moncler sovrapposta al suo abito e alla sua cravatta nera in stile Ancelotti. In questo modo, Inzaghi interpreta il ruolo di uomo forte del club e di compositore della linea di bordo campo. A volte non entusiasmanti, ma comunque coerenti e senza tempo, le scelte sartoriali di Inzaghi rappresentano ciò che l'Inter è diventata: un punto fermo. Per i tifosi dell'Inter, la speranza è che segua le orme di Moncler e che non sia semplicemente un leader in Italia, ma anche in Europa.
Roger Schmidt
Roger Schmidt ha l'aria di un manager capace di guidare la Morte Nera, una forza inarrestabile guidata da un individuo intelligente, perspicace e tatticamente squisito. Il suo Benfica è una forza nazionale che siede al solito posto in testa al campionato, ma in questa stagione sta rivaleggiando con il Napoli a livello di sorpresa in Europa, giocando un calcio diretto e tagliente che ha visto l'As Águias rifilare sette gol al Club Brugge in due partite.
Vestito quasi interamente di nero, Roger Schmidt si è presentato come una figura calcolata, un abile tattico che sta facendo giocare alla perfezione i suoi ragazzi. La sua squadra, il Benfica, si sta armonizzando in modo eccellente in questa stagione di Champions League e sembra in grado di mettere in difficoltà qualsiasi squadra abbia la sfortunata di affrontare. Sartorialmente prudente, il suo Benfica si è dimostrato all'altezza della situazione e le loro qualità non sono forse più così sottovalutata.