Una scuderia che ha segnato la storia, il ritorno di Ford in F1
Il colosso statunitense è pronto a scendere di nuovo in pista dal 2026
10 Febbraio 2023
Pochi giorni fa è stato ufficializzato il ritorno di Ford nel Campionato Mondiale di Formula 1 del 2026. Sono trascorsi ormai molti anni da quando con il Ford Cosworth DFV (Double Four Valve), il motore più vincente e di più lunga vita nella storia della F1, l’omonima casa americana si imponeva nella massima serie automobilistica. All’epoca, Mike Costin e Keith Duckworth (fondatori della Cosworth, dall’unione dei loro cognomi) partirono dall’FVA - altro motore Ford, che aveva già assaggiato la pista della Formula 2 - per sviluppare il DFV, nell’ambito di un progetto in cui Ford investì un capitale di 100.000 sterline. Dal prodotto finale che ne derivò prese forma una storia costellata di trionfi, partita in Olanda con la Lotus di Jim Clark e terminata a Detroit con la Tyrrell di Michele Alboreto - rispettivamente il primo e l’ultimo ad aver vinto una gara con il Ford Cosworth DFV - per un totale di 155 GP, 12 campionati piloti e 10 campionati costruttori conquistati lungo un arco di tempo di 17 anni, più precisamente dal 1967 al 1983 (il motore fu poi nuovamente impiegato in occasione GP del Brasile del 1988).
È facile quindi capire perché il recente annuncio del ritorno in pista di Ford nel circuito che costituisce la più alta espressione delle corse automobilistiche abbia suscitato un tale fermento tra gli appassionati. Stefano Domenicali e Ben Sulayem - rispettivamente presidente e CEO della Formula 1 e presidente della FIA - hanno accolto con grande entusiasmo questo rinnovato sodalizio, ponendo l’accento tanto sugli obiettivi legati alla sostenibilità, quanto alla prestigiosa storia sportiva di cui Ford è stata protagonista. Lo stesso Bill Ford, presidente esecutivo della casa di Dearborn, si è detto molto emozionato all’idea di intraprendere questo nuovo capitolo della storia del motorsport, emblema della determinazione di Ford di tornare nel firmamento delle corse, coniugando tradizione ed innovazione in un nuovo contesto storico che fa della sostenibilità e dell’elettrico le sue colonne portanti. E tutto spinge a credere che la volontà del colosso statunitense sia effettivamente quella di sfruttare una così prestigiosa vetrina sportiva per affermarsi come protagonista nella rivoluzione sostenibile che sta interessando il mondo dei motori e che, specialmente dal 2026 con i nuovi regolamenti, acquisterà ulteriore centralità anche nel panorama della Formula 1.
L’evento assume una ancora maggiore importanza alla luce della partnership tra Ford e Red Bull (che si estenderà naturalmente anche ad Alpha Tauri). Dal 2026, infatti, Ford sarà partner della scuderia campione del mondo, al fianco della quale camminerà almeno per i successivi quattro anni e con cui inizierà già nel 2023 i lavori sulla power unit ibrida di nuova generazione, che includerà un motore elettrico da 350 kW ed uno a combustione capace di alimentarsi completamente attraverso carburanti sostenibili.
Al di là della grande importanza della notizia sotto il profilo sportivo, è da sottolineare come in un’era sempre più di transizione verso le tecnologie sostenibili, Ford rientri nel circuito cavalcando l’onda di apprezzamento generale che sta accompagnando la Formula 1. Nel pieno di un processo di esplosione tanto tra le gli spettatori quanto sui mercati, specialmente sul territorio statunitense con i nuovi GP di Miami e di Las Vegas, Ford è indubbiamente pronta ancora una volta regalare grandi emozioni.