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Quando le pay tv sponsorizzano le squadre

Una parte fondamentale nell’immensa industria del pallone

Quando le pay tv sponsorizzano le squadre Una parte fondamentale nell’immensa industria del pallone

Le pay tv sono ormai una parte fondamentale nell’immensa industria del pallone, con i diritti televisivi dei vari campionati che hanno assunto quasi la fetta principale degli introiti stagionali dei club. In chiaro sulle reti nazionali è ormai possibile vedere pochissime partite in diretta: in Italia solo la Nazionale sulla Rai, la Coppa Italia e una partita di Champions League a settimana su Mediaset. Ma prima che il settore delle pay tv diventasse imprescindibile per il mondo del calcio, quando sul finire degli anni Novanta e inizio Duemila nacquero i primi servizi di streaming avevano bisogno di farsi conoscere al grande pubblico e così finirono per diventare main sponsor di diverse squadre di calcio. Usanza che è andata poi scemando nel corso delle stagioni, con Sky e poi DAZN che sono diventate aziende leader nel settore. 

La Juventus e il doppio sponsor televisivo

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La Juventus è stata la squadra italiana che ha avuto più a lungo legami con le pay tv. Nella stagione 1998-1999, infatti, la maglia bianconera disegnata da Kappa aveva addirittura due sponsor televisivi grazie a una legge della Lega Calcio che permetteva ai club una differenziazione pubblicitaria a seconda della manifestazione. La Vecchia Signora utilizzò allora il marchio D+ per la Serie A e la Coppa Italia e quello di Tele+ per la Champions League. La piattaforma è stata la prima televisione satellitare destinata al mercato italiano e la Juventus ne capì subito le potenzialità. Iconica di quella stagione, la divisa da trasferta total white con due stelle nere sulle spalle, indossata anche da Thierry Henry, che omaggiava il completo utilizzato dal club piemontese negli anni Cinque e Sessanta. 

Nella stagione 2004-2005 una pay tv tornò sul petto dei bianconeri. Si trattava di Sky Sport, al tempo nuova nel settore ma già in grandissima crescita. In quella annata, lo sponsor tecnico Nike disegnò per la Juve una seconda maglia innovativa, grazie a un template che ricordava quasi un codice a barre e i colori erano il rosa e il blu. 

La Roma e Sky Sport

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Mentre Sky prendeva sempre più piede in Italia, anche la Roma nel 2014 sfoggiò in una partita contro la Juventus lo sponsor Sky Sport HD. L'accordo voleva celebrare il ritorno dei giallorossi in Champions League, competizione che in quella stagione fu trasmessa quasi in esclusiva da Sky Sport. La particolarità di quella maglia riguardava l’assenza di un logo che riportava allo sponsor tecnico. La squadra capitolina, infatti, aveva rotto con Kappa e attendeva per l’anno successivo l’arrivo di Nike. In quell’occasione la maglia fu autoprodotta a firma del club da un’azienda legata ad Asics. 

La Lazio e Stream

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Nella stagione 1999-2000, quella che portò allo storico secondo scudetto della Lazio, anche i biancocelesti si affidarono a una pay tv come sponsor esclusivamente per le partite di Coppa Italia. Si trattava di Stream TV, il diretto competitor di Tele+, e fu proprio in quell’annata che PUMA portò una grandissima novità per il club della Capitale. La maglia Home, infatti, era del classico celeste ma fu applicata un'inedita banda nera orizzontale sul petto interrotta al centro proprio dal logo dell’azienda tedesca. 

Il Como e il legame con Mola TV

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Arrivando ai giorni nostri, è il Como che dalla stagione 2021-2022 ha come main sponsor Mola TV; l’emittente streaming arrivata in Italia da qualche anno e che trasmette principalmente l’Eredivisie olandese e la lega Greca per quanto riguarda gli eventi calcistici. Il rapporto tra il club lombardo e l’azienda televisiva ha portato anche a girare il documentario “Como, the real story”. Molto originale la divisa home di questa stagione firmata Erreà, disegnata dallo stilista indonesiano Didit Hediprasetyo e che rende omaggio al Lago di Como. 

Rakuten e il Barcellona

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Dal 2017 al 2022 anche il Barcellona è stato legato a un servizio streaming a pagamento. Si tratta di Rakuten TV, anche se in questo caso l’emittente non era prettamente sportiva ma mandava in onda film e serie prima dell’arrivo dell’estensione Rakuten Sport. L’accordo era largamente vantaggioso per i blaugrana, con l’azienda che versava nelle casse del club ben 55 milioni a stagione. Con il servizio streaming sul petto, fu molto particolare la maglia casalinga dell’annata 2019-2020, con Nike che disegnò per il Barça una maglia a scacchi con i classici colori azulgrana.