È stato bocciato il referendum per il nuovo San Siro
"Questo stadio s'ha da fare"
27 Luglio 2022
"Un cantiere di cinque o sei anni che creerebbe difficoltà di utilizzo alle squadre e ridurrebbe la capienza dello stadio, costi di ristrutturazione che rischiano di avvicinarsi molto a quelli di una struttura nuova (oltre mezzo miliardo di euro) e oneri di manutenzione che graverebbero sulle casse di Palazzo Marino (5 milioni l’anno per la sola manutenzione straordinaria)."
Sono queste le motivazioni - riportate da La Repubblica - con cui i tecnici del comune di Milano hanno bocciato i due referendum contro il nuovo stadio di San Siro. Il primo referendum, in sintesi, chiede che il Meazza venga ristrutturato senza che Milan e Inter costruiscano una nuova casa a pochi metri di distanza mentre il secondo chiedeva di interrompere qualsiasi progetto futuro. Nulla da fare però, sia i tecnici che il collegio dei Garanti non hanno accolto le richieste, spianando così la strada all'inizio dei lavori.
Una situazione che deve sbloccarsi al più presto, visto che entrambe le squadre infatti stanno già guardando altrove, specialmente il Milan, e il comune - come ha ammesso anche il Sindaco - non sarebbe poi in grado di provvedere da sola alla gestione di San Siro. Infatti tra le motivazioni che hanno causato la bocciatura dei referendum c'è la questione della manutenzione dello stadio, i cui costi si stimano intorno ai 5 milioni l'anno.