Che fine hanno fatto le maglie da portiere?
Design, template e trame standard ripetute per ogni club, le maglie da portiere hanno perso appeal
13 Luglio 2022
C’è stata un’epoca d’oro per i portieri e loro divise che possiamo incastrare tra gli inizi ’90 fino ad arrivare ai primi anni 2000. Le maglie seguivano canoni estetici diversi che le distinguevano da quelle per i giocatori di movimento, realizzata con colorazioni che si allontanavano dai colori ufficiali inseguendo design, trame e template che in molti casi hanno segnato la storia di questo sport. Impossibile dimenticare i kit di USA 94 o quelli di club come il Parma, che sono rimasti scolpiti nella nostra memoria. Oggi però l’evoluzione di questo ruolo è andato di pari passo con l’estetica e il design delle maglie, e dai club alle nazionali l'attenzione verso i kit dei portieri è andata scemando.
In tutti i maggiori campionati il portiere ricopre porzioni di campo sempre più ampie, non è più confinato nella sua area, ne sono prova Ederson e Maignan che in questa stagione si sono rivelati fondamentali per il raggiungimento della vittoria delle rispettive squadre in campionato. Il primo ha una media di passaggi stratosferica, con il 75% di riuscita e come se non bastasse all'attivo ha anche un assist, grazie a cui il Milan ha sbloccato una delle partite più complicate di questa stagione, contro il Verona. Il secondo invece in Premier League quest'anno non ha confezionato nessun assist, a differenza della passata stagione, ma si è comunque distinto per la sua media di 25 passaggi per partita. Il portiere è diventato sempre più simile a un giocatore di movimento, il famoso sweeper keeper, e le sue le divise da gioco si sono uniformate a quelle dei suoi compagni. Addio quindi ai formati over size, a quelle super colorate che tanto ci hanno fatto sognare hanno per lasciare spazio a modelli slim-fit super tecnologici, traspiranti, fluo o monocolore ma soprattutto impersonali.
Da PUMA, fino a Nike passando per New Balance ed adidas, tutti i più grandi brand anche per la prossima stagione non hanno prestato particolare attenzione alle maglie da portiere, realizzando un solo template stampato successivamente sulle maglie dei vari club sponsorizzati. Ad oggi infatti, anche nelle presentazioni e negli shooting si è persa quell'attenzione per un ruolo chiave nel gioco del calcio, quello del portiere. Una scelta atipica vista l'attenzione riservata al merchandising dalle squadre e dagli sponsor, dove ogni anno viene realizzato ogni tipo di prodotto con il solo scopo di allargare sempre l'audience ed arrivare anche a chi non ha mai particolarmente familiarizzato con il mondo del calcio. Non ché la maglia da portiere sia utile a velocizzare questo processo, ma considerando l'evoluzione stilistica del mondo del calcio viene da chiedersi perché certe squadre non decidano di osare di più con una maglia che storicamente si è sempre prestata ad essere uno one-off.
Un motivo di questa mancanza lo si può ricercare nelle maglie pre-match, un capo dove i designer hanno riversato la loro creatività proponendo quelle trame tipicamente anni '90 che eravamo abituati a vedere sulle spalle degli estremi difensori. Da diverse stagioni infatti, in particolare i grandi club, sono abituati a rilasciare almeno due pre-match a stagione per ogni competizione, dal campionato alle Coppe europee. Un item che negli ultimi anni ha preso sempre più piede, togliendo spazio ad altri.
L'altra ipotesi del perché le maglie da portiere non siano più al centro delle strategie di ogni club è da ricercare nel mercato. Nonostante infatti i portieri ricoprano un ruolo centrale nel gioco, ogni anno si trovano fuori dalle classifiche delle maglie più vendute. Qualsiasi tifoso o appassionato di una certa squadra infatti, è più indirizzato a comprare la maglia storica del club, quella con i colori sociali tradizionali e indossata dai giocatori migliori della squadra. Eppure un design o un pattern accattivante potrebbe aiutare le maglie da portiere a raggiungere i livelli di vendita delle seconde e terze maglie, che non hanno nulla a che vedere con la storia e la tradizione.
Il 2021 è stato l'anno del ritorno ai loghi vintage, a testimonianza di quanto ci sia una grande voglia di ricordi e memorie tra tifosi, immediatamente sfruttata dai kit supplier, che sono sempre alla ricerca di nuovi filoni da sfruttare a livello commerciale. Chissà che i brand non siano nuovamente pronti a riaprire di nuovo gli archivi per un altro viaggio nel tempo, rispolverando le iconiche maglie da portiere considerate un simbolo e la rappresentazione dell'estetica di un'era di calcio che non smette di ispirare.