Quando gli allenatori mantengono le loro promesse
Da Nicola al Vaticano a piedi per la salvezza della Salernitana a Pioli in bici sul Passo della Cisa, le vittorie hanno un loro costo
06 Giugno 2022
Ci sono momenti nel calcio durante i quali la scaramanzia e l'adrenalina prendono il sopravvento, facendo promettere cose ai giocatori ma in particolar modo agli allenatori, di cui molto probabilmente si sono pentono pochi secondi dopo. È qualcosa di trascendentale, forse anche di inevitabile, alla quale appigliarsi nel momento di massimo bisogno. Pur di vincere un trofeo o di salvarsi all'ultima giornata si giura e spergiura di attraversare l'Italia a piedi o di smaniarsi in regali costosissimi. L'ultimo in ordine di tempo a dover ora portare a termine la propria promessa è Davide Nicola, l'allenatore della Salernitana che ha promesso ai suoi tifosi che in caso di salvezza sarebbe andato a piedi fino al Vaticano. Vedremo ora quando compierà i quasi trecento chilometri che dividono le due città, ma Nicola non è nuovo ad imprese del genere: qualche anno fa dopo aver acciuffato una miracolosa salvezza con il Crotone, si fece in bici il tragitto dal capoluogo calabro a Torino. Ma a Salerno Davide Nicola non è stato il solo, anche Federico Bonazzoli ha promesso qualcosa al popolo granata in caso di salvezza. Il giorno dopo la partita contro l'Udinese, l'attaccante granata ha offerto a tutti i tifosi una brioches col gelato.
Dalla salvezza allo scudetto, anche Pioli ha dovuto pagar pegno per il campionato vinto con il Milan. L'allenatore rossonero a dieci giorni di distanza dalla festa scudetto, si è messo in sella alla sua bicicletta e da Parma ha percorso circa 60km fino al Passo della Cisa. Sempre in casa Milan Simon Kjær, dopo l'infortunio al crociato del ginocchio aveva giurato che si sarebbe fatto crescere barba e capelli finché non fosse stato in grado di tornare in campo. Promessa mantenuta visto che il difensore della Danimarca una settimana fa si è finalmente presentato in allenamento della nazionale senza un filo di barba.
Le due ruote sono uno dei modi più comuni per espirare il fioretto, come insegnano anche Francesco Guidolin e Mario Beretta, che hanno inforcato la loro bicicletta e hanno attraversato l'Italia stanchi ma felici. Anche a Valladolid non sono stati da meno e per festeggiare la promozione arrivata proprio all'ultima giornata, il presidente della squadra Ronaldo Luís Nazário de Lima ha deciso percorrere 450km in bici fino a Santiago de Compostela. Una sfida davvero ardua rispetto a quelle di Pioli, Kjær o Bonazzoli, ma il Fenomeno si servirà di una bici elettrica per compiere l'impresa.
Negli anni, allenatori, giocatori e dirigenti si sono fatti strappare o hanno fatto promesse che poi sono stati costretti a mantenere. In Italia, quando si parla di promesse, il primo pensiero va subito a Carlo Mazzone che, nel caso in cui il Brescia avesse pareggiato la partita contro l'Atalanta, sarebbe andato sotto la curva dei rivali e così è stato, regalandoci una scena rimasta iconica.
Un'altra scena rimasta impressa nella mente di ogni appassionato è sicuramente quella di Delio Rossi che si tuffa nella fontana del Gianicolo dopo la vittoria per 3 a 0 nel derby contro la Roma. Si sa, vincere un derby ha senza dubbio la stessa importanza di salvarsi o vincere uno scudetto all'ultima giornata. Il problema fu solo che il "voto" di Delio Rossi doveva rimanere segreto, invece si ritrovò una folla di giornalisti e fotografi pronti ad immortalare la scena.
Insomma si può dire che in cambio di una vittoria si è disposti a tutto, ma proprio a tutto, come quando Camoranesi fece tagliare i capelli sul prato dello Stadio Olimpico di Berlino dopo la finale del Mondiale 2006. Probabilmente per vincere e tagliare il traguardo servono anche questi tipi di incoraggiamento e, se a Nicola è andata bene due volte su due, si può dire che non esiste vittoria senza un piccolo sacrificio.