Il Governo vuole eliminare le betting agency dalle maglie della Premier League
È stata depositata una legge che prevede che per la stagione 2023/24 molti club dovranno cambiare sponsor
23 Maggio 2022
La Premier League dalla stagione 2023-24 potrebbe veder sparire le pubblicità delle agenzie di betting dalle maglie delle squadre. Sarebbe l’effetto della raccomandazione effettuata da un comitato selettivo della House of Lords nel 2020 che è stata inserita in una recente proposta di legge nel tentativo di arginare il problema della ludopatia in Inghilterra. Non è la prima volta che i Governi locali vietano la pubblicità delle agenzie di scommesse sulle maglie delle squadre e sulla cartellonistica da stadio, in Italia tale pratica è stata vietata nel 2018 con l’introduzione del Decreto Dignità mentre ne LaLiga lo stop è arrivato a partire dalla scorsa stagione.
In questa stagione la metà dei club impegnati in Premier League avevano come sponsor una betting agency, creando un deciso problema che andrà risolto al più presto. Infatti mentre alle squadre della Championship verrà concesso del tempo per risolvere i contratti con tali sponsor e trovarne di nuovi, per quelle della Premier League potrebbe scattare un divieto con conseguenti sanzioni e cause legali. La seconda lega inglese ad oggi è sponsorizzata da Sky Bet, una delle principali agenzie locali, ed un eventuale ban costerebbe oltre 40 milioni di sterline per anno.
Per questo James Grimes, del gruppo The Big Step, ha dichiarato alla BBC Sport che ”è un'iniziativa apprezzabile, ma eliminare il gioco d'azzardo dalle magliette, pur consentendo la pubblicità a bordo campo, la sponsorizzazione del campionato e le partnership con i club, sarebbe un'operazione estremamente incoerente. Se il governo riconosce che il gioco d'azzardo può essere dannoso, come suggerisce questa decisione, allora deve porre fine a tutte le pubblicità e sponsorizzazioni del gioco d'azzardo nel calcio a tutti i livelli, non solo sulle maglie".
Una contraddizione che dovrà essere presto risolta, visto che un recente sondaggio di YouGov ha rivelato come in Gran Bretagna 1.4 milioni di persone sono colpite dalla ludopatia e oltre 1.5 milioni sono a rischio. La Premier League e la Championship hanno però, attraverso i propri delegati, affermato come non esiste evidenza di un rapporto causale tra la pubblicità sulle maglie e i problemi di gambling, visto che ogni annuncio è regolato dalle linee guida decise dal Governo e vengono sottolineati i messaggi di scommettere in modo sicuro.
Questo non è che il primo passo di una storia che promette di essere breve, a causa della profonda tradizione verso le scommesse del popolo inglese e della massiccia presenza delle agenzie di betting nel panorama delle sponsorizzazioni sportive. E non è detto che tale situazione non si ripeta tra qualche anno, ad esempio con le cryptovalute.