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I nuovi NFT dell'NBA che cambiano a seconda delle prestazioni dei giocatori

Una piccola rivoluzione per stringere sempre più il rapporto tra Web3 e campo di gioco

I nuovi NFT dell'NBA che cambiano a seconda delle prestazioni dei giocatori Una piccola rivoluzione per stringere sempre più il rapporto tra Web3 e campo di gioco

In occasione dell’inizio dei Playoff, l’NBA è pronta a lanciare una nuova serie di NFT legati ai giocatori che popolano la più celebre lega di basket professionistico al mondo proponendo delle interessanti novità. Il progetto sviluppato da NBA con la pagina Twitter The Association NFT attraverso il Web3 consiste in 18,000 NFT Ethereum che rappresentano i 240 giocatori impegnati nelle 16 squadre che lottano i playoff con 75 item per ciascuno. 

La prima novità sarà che gli NFT cambieranno nel corso della postseason, modificando automaticamente il background e le cornici a seconda dei risultati della squadra, ad esempio se la serie finisce in uno sweep, o si va a Gara 7, o si compie un upset. E le emojis cambieranno a seconda delle prestazioni del singolo, dalle partite oltre i 30 punti o record di assist o palle rubate, per personalizzare ulteriormente ogni NFT in tempo reale. 

Un modo per legare ulteriormente il mondo dei Non-Fungible Token a quello sportivo, creando così un interesse maggiore verso entrambi. Gli appassionati di NBA saranno più attenti alle fluttuazioni del mercato su OpenSea e i collezionisti dovranno seguire le partite dei playoff per capire come muoversi per cercare gli NFT di maggior valore, seguendo come evolvono le cornici delle varie schede. 

Una gamification del panorama NFT che colma una lacuna che ad esempio aveva la precedente serie di NFT dedicati al mondo del basket NBA, Top Shot. Inoltre The Association userà Ethereum, la crypto principale del momento, per agevolare le transazioni una volta che aprirà su OpenSea. Per ora The Association NFT permetterà una blind mint, ovvero nessuno saprà cos’ha ricevuto prima della release ufficiale prevista per il 22 Aprile, e non avrà costi oltre quello dell’energia necessaria per il minting. Una scommessa che per ora sta pagando, visto che tutti i posti in presale sono già andati esauriti, ma che dovrà confrontarsi con la volatilità del mercato e i risultati dei playoff NBA.