Il girone asimmetrico ha reso più competitiva la Serie A?
A nove giornate dalla fine il campionato è più aperto che mai
15 Marzo 2022
Mancano solo nove giornate alla fine del campionato e complice la partenza in salita della Juventus, gli scivoloni di Inter, Milan e Napoli, il massimo campionato italiano appare più aperto che mai. È vero che eravamo ormai abituati al monopolio bianconero, che in nove stagioni ha collezionato altrettanti scudetti consecutivi, lasciando poco e niente alle avversarie, rimaste sempre lontane negli specchietti retrovisori. L'anno scorso invece è stato Conte, ex juventino e artefice dei primi scudetti bianconeri, ad interrompere il monopolio di quest'ultima guidando l'Inter ad un trionfo in netto anticipo. Quest'anno la situazione è senza dubbio più complessa: i nerazzurri finora hanno raccolto nove punti in meno rispetto all'anno scorso e il Milan nell'ultima giornata è riuscita ancora ad allungare, tentando una disperata fuga in solitaria seguita dal Napoli, che con Spalletti si è dimostrata più determinata che mai nel provare a portare nella città campana uno scudetto che manca da troppo tempo. I rossoneri ora guidano la classifica con tre punti sui campani e quattro sui cugini milanesi, che però devono ancora recuperare la partita contro il Bologna.
Il campionato italiano sembra vivere una fase di grande incertezza e suspance, ed al netto dei cambi di panchine e campagne trasferimenti che hanno rimodellato parte delle squadre in corsa, uno dei motivi è da ricercare nella rivoluzionaria scelta della Lega di introdurre da quest'anno il calendario asimmetrico. Per chi non lo sapesse, il girone asimmetrico non è una novità assoluta, in Inghilterra e Spagna lo hanno già adottato da diversi anni, e introduce la possibilità di non giocare nel girone di ritorno più nello stesso ordine di quello d'andata, "una partita non avrà il proprio ritorno prima che siano stati disputati altri 8 incontri". Una novità assoluta che in Italia ha rotto ogni schema, dividendo realmente il campionato in due metà distinte e dando alle squadre la possibilità di affrontarsi in situazioni completamente opposte rispetto all'andata. Uno dei dati più curiosi riguarda sicuramente il Cagliari che ha collezionato le sue due prime vittorie in questa stagione sempre contro la Sampdoria. In Liga dalla sua introduzione avvenuta dalla stagione 2018-19 tre diverse squadre si sono aggiudicate lo scudetto - tra cui l'Atletico Madrid che ha finalmente interrotto il monopolio di Real e Barcellona al primo posto in classifica.
Chiaramente il cambio di tendenza non è da attribuire solo all'ordine delle partite. La Serie A negli ultimi anni è maturata sia a livello di gioco che di interpreti, ritrovando quella competitività che mancava da troppe stagioni grazie ad un livellamento del talento complessivo. Parte di questa situazione è attribuibile all'impegni europei non solo dei club, ma anche delle nazionali che a causa della pandemia si sono accavallati dall'europeo fino al prossimo mondiale in Qatar, sottoponendo i giocatori a ritmi stressanti e spesso difficilmente gestibili. In tutto questo il girone asimmetrico ha avuto un ruolo rilevante nell'aggiungere imprevedibilità, permettendo alle squadre di cambiare tutte le carte in tavola qualora avessero avuto un girone d'andata particolarmente sfortunato negli scontri diretti.
Un cambio che ha permesso alla Serie A di arrivare alla 29esima giornata con ancora tutto aperto, dai primi posti fino alla zona retrocessione passando alle coppe europee. Il Napoli ad esempio ha giocato la sua prima partita della stagione con il Venezia, che in questo momento sta lottando con tutte le sue forze per non retrocedere, e per i partenopei sarebbe stato senza dubbio poi troppo facile sfidare all'ultima giornata una squadra le cui sorti potevano essere già definite. Mentre con il girone di ritorno asimmetrico circa un mese fa abbiamo assistito ad un Venezia - Napoli emozionantissimo, con i lagunari in piena corsa salvezza e beffati solo da Osihmen e Petagna, che hanno sbloccato la sfida e portato a casa tre preziosissimi punti. Un cambiamento che potrebbe aver inciso in maniera forte nel campionato, mescolando le carte in tavola e complicando una lotta scudetto che quest'anno è molto più che serrata.