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Il River Plate ha cambiato logo

Un rebranding sottile ma doveroso che tiene conto della storia del decorato club argentino

Il River Plate ha cambiato logo Un rebranding sottile ma doveroso che tiene conto della storia del decorato club argentino

A ventiquattro anni dall'ultimo rebranding oggi una delle squadre più blasonate e titolate d'Argentina, il River Plate, ha svelato il nuovo logo che farà il suo debutto nelle nuove maglie che verranno svelate ad agosto. Un restyling sottile ma essenziale, visto che il club argentino non ha snaturato o rivoluzionato il proprio logo, ma ha solamente eliminato i contorni neri e aggiornato i colori, rendendoli più vividi e raffinati rispetto al passato. Nonostante il rebranding nasca da un’esigenza di marketing - visto come ora la comunicazione dei club si svolga sempre più sulle piattaforme digitali e un logo troppo complesso, troppo ricco di effetti visivi realistici e gradienti perderebbe distintività - la nuova identità visiva prende ispirazione dal passato, esattamente da quello degli anni '70.

Il rebranding del River Plate dimostra quanto ormai il logo di ogni club sia un oggetto estetico funzionale alla comunicazione del brand non più solo un simbolo identificativo. Anzi nel tempo è diventato uno degli asset di maggior importanza dei club e per questo è importante aggiornarlo. In Italia l'ultima in ordine di tempo a cambiare la propria identità visiva è stata l'Inter, che ha dimostrato quanto sia importante mantenersi al passo con i tempi, per essere sempre più appetibili nel mercato sia nella propria città come nel mondo. Non è una novità: il logo è il primo punto di contatto che ogni cliente o tifoso che sia, ha con il brand, è quello che ci rende per un certo senso "amici" e ci invoglia a sostenere l'azienda di turno.