Quando Spider-Man atterrò sulle maglie dell'Atletico Madrid
Prima del Paris Saint-Germain, un altro club calcistico si era già prestato alla promozione dei film del supereroe Marvel
15 Dicembre 2021
Oggi finalmente esce nei cinema di tutto il mondo Spider-Man: No way Home, l’attesissimo secondo capitolo sul supereroe Marvel, e forse Tom Holland potrà finalmente riposare dopo un infinito vagabondare per promuovere il film. Solo negli ultimi giorni infatti Spider-Man si è dovuto arrampicare in cima alle tribune del Parc des Princes con la Torre Eiffel sullo sfondo e Tom Holland ha prima provato rubare la maglia di Messi nello spogliatoio e successivamente a convincere Mbappé ad andare a giocare per il Tottenham. Il Paris Saint Germain infatti, nell’ormai inarrestabile tentativo di diventare il Fortnite del calcio, ha invitato l’attore inglese in occasione della fermata parigina del tour promozionale di Spiderman: No way Home. Una circostanza da non farsi sfuggire per unire due giganteschi brand dell’intrattenimento, Marvel e il calcio delle superstars, e una mossa che dimostra quanto i due universi si stiano irrimediabilmente avvicinando.
Ma il PSG in realtà non si è inventato niente e Tom Holland non è stato il primo Spiderman a indossare una maglia da calcio con il proprio nome sulle spalle. Anzi, al suo predecessore nella tutina Tobey Maguire l’Atletico Madrid dedicò addirittura una maglia speciale adornata dalla ragnatela più famosa al mondo. Era il 2004 e l’Atletico aveva come sponsor niente di meno che Columbia Pictures, la casa di produzione statunitense che proprio in quel momento stava vivendo un periodo strepitoso in termini di titoli e incassi grazie a xXx, Men in Black e Bad Boys. Ma soprattutto ottenendo da una causa con la MGM su James Bond i diritti di sfruttamento del franchise di Spider Man, che divenne in mano a Sam Raimi il più grande successo nella storia della Columbia.
Così quando due anni dopo il cast iniziò la lunga promozione per il secondo, attesissimo, capitolo Columbia prese la palla al balzo e sfruttò la propria sponsorizzazione con l’Atletico per creare una delle maglie più strane mai apparse su un campo di calcio. Realizzata da Nike nel template del kit Total 90, aveva al centro un enorme ragno inscritto in un cerchio rosa shocking con le ragnatele che si irradiavano su tutto il resto della maglia. Più normale la prima maglia, con il ragno simbolo del franchise applicato sopra il classico pattern a strisce verticali bianche e rosse dell’Atletico. Su entrambe ovviamente il logo del film in imminente uscita.
Ma quella non fu l’unica stranezza alla quale si piegarono le divise dell’Atletico Madrid in quella stagione. L’operazione per Spider Man 2 rimase la più invasiva, ma per tutto il periodo durante il quale Columbia Pictures rimase sponsor della squadra di Madrid, usò i giocatori in campo come 11 cartelloni sui quali cambiare ogni domenica il film da pubblicizzare. Così sulle maglie biancorosse si succedettero i loghi di xXx, Hitch, S.W.A.T., Peter Pan, Hellboy, Resident Evil e molti altri creando un effetto che oggi definiremo distopico tra i titoli hollywoodiani e le facce anni 2000 dei giocatori madrileni tutte gel e cerchietti. Inutile specificare che tali maglie divennero immediatamente un oggetto di assoluto culto tra i collezionisti per la loro rarità e ancora oggi, per quanto introvabili, rimangono tra le più strane mai realizzate da una squadra di calcio.
Appartengono ad un’epoca quasi dimenticata, sospesa tra la patina vintage degli anni ’90 e la odierna pulizia nel design, quando il cattivo gusto era motivo d’orgoglio. Un’estetica che sta lentamente tornando in voga a quasi vent’anni di distanza grazie alle collezioni di moda ispirate al Y2K e ai trend su TikTok, e che aveva in Tobey Maguire e Kirsten Dunst i suoi Peter Parker e Mary Jane. Ora che al loro posto abbiamo Tom Holland e Zendaya invitati ovunque, dalla cerimonia per il Pallone d’Oro al Parco dei Principi, non dimentichiamoci di chi prima di MCU, Metaverso e Mbappé ha catturato con la sua ragnatela una maglia da calcio.