La NBA potrebbe giocare delle partite ufficiali all'aperto

La NBA apre ad una svolta epocale: Evan Walsh, vice presidente esecutivo delle strategie cestistiche e delle analytics della NBA, ha rivelato che la Lega sta considerando di disputare alcune partite all'aperto. L'idea è nata dopo il grande successo del "Field of Dreams" realizzato dalla Major League Baseball lo scorso mese, un campo creato ad hoc nel nord dell’Iowa ispirandosi all'omonimo film con Kevin Kostner del 1989. A riportare la notizia per primi sono stati Chris Mannix e Howard Beck, host del podcast "The Crossover" che hanno ospitato Evan Walsh. 

Le reazioni del web sono un perfetto mix tra incredulità ed esaltazione, perché se da un lato c'è già chi immagina il derby di NYC tra Nets e Knicks giocato al Rucker Park o il derby angeleno giocato a Venice Beach, dall'altro c'è chi evidenzia i problemi strutturali di una proposta del genere (basti pensare all'umidità e alle previsioni meteorologiche). Ma tutto ciò non ferma Walsh che ammette che "le sfide logistiche di una partita di pallacanestro giocata all’aperto sono superiori a quelle del baseball, ma comunque ne continueremo a parlare e valuteremo l'idea".

La rivoluzione sarebbe storica, ma non è la prima volta che una partita di basket di alto livello si disputa all'aperto: i Phoenix Suns hanno giocato tre partite di preseason tra il 2008 e il 2010 all'Indian Wells Tennis Garden in California; nel 2011 la stagione NCAA è iniziata con la partita tra North Carolina e Michigan State giocata a San Diego, sul ponte della storica portaerei della marina militare Carl Vinson - sotto gli occhi di Barak Obama.

Tra le tante casella ancora da spuntare ci sarebbe anche la presenza del pubblico, come sottolinea Dan Feldman di NBC Sports. Sarebbe, ad ogni modo, un'esperienza unica in palcoscenici mai ancora esplorati per partite che contano davvero. L'ennesima incredibile sfida che, se accettata dai vertici della Lega e dalla NBPA, attende la NBA.