La nuova maglia away del Tottenham, tra Pollock e lo spazio

Dopo le critiche ricevute per la troppa semplicità della nuova maglia home, il Tottenham stamattina ha presentato il nuovo kit da trasferta per la prossima stagione. Sicuramente una delle maglie più audaci realizzate da Nike che rappresenta la creatività dei giovani designer di Londra. Una maglia vivace accompagnata da loghi "Venom Green", dal design progressivo che ricorda un po' lo stile di Jackson Pollock, uno dei maggiori rappresentanti dell'espressionismo astratto, sia l'effetto marezzato del marmo che le foto satellitari della NASA.

La nuova maglia da trasferta rientra così di diritto nella macrocategoria di maglie “rivoluzionarie” o contro la tradizione del design classico, come quella dell'Inter che richiama la pelle del Biscione. Maglie così colorate, da tre anni a questa parte eravamo abituati a vederle solo in versione digitale, rilasciate esclusivamente per FIFA, come quella leopardata del Manchester United della stagione 2017 - 2018 o quella del Real Madrid della stagione successiva ispirata al soprannome del club con una galassia di stelle bianche su un cielo spaziale blu.

Non capita ogni stagione di vedere una maglia da trasferta così distante dai classici template o dalla tradizione. Bisogna tornare indietro di parecchi anni, precisamente tra il 1990 e il 1995, quando Umbro vestiva gli Spurs, per ritrovare una maglia con un look così vibrante, nella storia della squadra inglese. Solo i portieri hanno indossato maglie che si discostavano così tanto dalla storia o dai colori del club. 

È sicuramente uno di quei design che dividerà l’opinione dei tifosi dato che design e pattern raramente si sono visti indosso ad una maglia da calcio. Sulla stregua di quanto fatto dall’Inter, anche se qui non c’è un elemento caratterizzante come il Biscione, la maglia away del Tottenham è senza dubbio una di quelle destinate ad aprire una nuova stagione di design calcistico, destinate a rimanere nella storia.