Come è cambiato il rapporto tra calcio e moda

Mai come negli ultimi anni il mondo del calcio e quello della moda si sono avvicinati come due continenti in procinto di schiantarsi l'uno contro l'altro. L'impatto, in realtà, è stato decisamente meno catastrofico del previsto e anzi è riuscito a dar vita a un movimento che in pochi anni è passato dai campetti di quartiere alle passerelle delle Fashion Week, trasformando la maglia da calcio in un capo iconico dello streetwear mondiale.

Se in principio era Italia '90, con le sfilate dei grandi brand italiani durante la Cerimonia d'Inaugurazione, poi sono stati Margiela con il suo Scarf Sweater e Gosha con la sua collabo con adidas a fare il passo successivo in questo percorso condiviso che ha visto anche episodi folli e singolari, come quello che 2006 aveva portato Dirk Bikkembergs a diventare presidente di una piccola squadra delle Marche, il Fossombrone. Prima di approdare sulle piazze più nobili, il connubio calcio moda si è fatto nelle piccole realtà che hanno contribuito a plasmare un'identità a un fenomeno che ha visto in nomi come Nowhere FC o Calcetto Eleganza i protagonisti di una storia arrivata sui grandi campi delle serie maggiori e che recentemente ha visto protagonista anche nss con la maglia nss Metrostars. Prima di raccontare il legame tra Napoli e New York, nss aveva fuso il calcio e la moda nella capsule collection Les Vêtements de Football, reinterpretando alcune delle jersey più iconiche attraverso la lente della fashion industry.

A fare da spartiacque c'è stata la collabo ormai duratura tra Jordan Brand e il Paris Saint-Germain, diventata una costante negli ultimi anni, ma soprattutto quella tra Palace e Juventus, per certi versi un punto di non ritorno difficile da eguagliare. Dopo aver esplorato il mondo streetwear  passando da Torino a Roma con la collabo tra la squadra capitolina e Brain Dead, l'ultimo passo di questo percorso è stata la collezione presentata dal Napoli e da Marcelo Burlon, capace di riaccendere ancora una volta la passione dei tifosi per il fenomeno calcio moda registrando un soldout totale. Esempi che sembrano confermare una certa sensibilità da parte delle società, ormai calate in un meccanismo che vede il brand oltre la squadra, un punto decisamente caro a David Bellion, ex calciatore del Manchester United e founder dell'agenzia Supervision Office, da sempre attento ai meccanismi e al rapporto tra il calcio e la moda. Con lui e con Naomi Accardi, editor-at-large di SEASON zine, ne abbiamo parlato nella seconda puntata della seconda stagione di i The SneakerPod, il podcast di nss magazine prodotto in collaborazione con StockX.