Vedi tutti

Lo Jiangsu FC non esiste più

Un altro clamoroso effetto della crisi del calcio in Cina

Lo Jiangsu FC non esiste più Un altro clamoroso effetto della crisi del calcio in Cina

Lo Jiangsu FC non parteciperà alla prossima Chinese Super League, il massimo campionato cinese, e nemmeno alle altre competizioni. La squadra di Nanchino, vincitrice della scorsa edizione del campionato, a livello sportivo non esiste più: a febbraio, dopo che Suning si era ritirato dalla governance e il club era stato costretto a cambiare nome dal Governo cinese (da Jiangsu Suning a Jiangsu FC), la rosa era stata smantellata, con giocatori come Eder e Miranda trasferiti in altre squadre dopo che la società non aveva più pagato loro gli stipendi - la squadra, di fatto, era inattiva da marzo. Con la fine dello Jiangsu e il cambio di nome forzato dal Governo cinese a tutte le squadre, il calcio in Cina ha perso molto dello sfarzo costruito a suon di colpi milionari nelle ultime quattro stagioni. Ma il Jiangsu non è l'unica squadra ad avere problemi economici.

Nelle prossime edizioni primi tre campionati cinesi, in totale sei squadre non sono saranno ammesse al prossimo torneo per problemi economici. Ma come ha spiegato il Guardian, è una condizione di precarietà che il calcio cinese vive da tempo.  Infatti, già prima del coronavirus il sistema di ricche remunerazioni garantite a staff tecnici e giocatori stava collassando anche a causa dalla decisione del Governo cinese di limitare gli investimenti delle squadre. La politica della Repubblica Popolare cinese era ed è quella di far crescere le proprie aziende in ogni settore della società, e lo sport non è stato escluso. Il governo ha messo un tetto sugli stipendi per bloccare l'arrivo di giocatori europei e dare più spazio ai talenti locali, ma ciò ha avuto delle conseguenze molto più negative che positive. In questo modo, le squadre hanno perso l'interesse di diversi sponsor esteri e in più, i giocatori europei, non potendo più guadagnare le cifre da cui erano stati attratti, se ne sono andati.

Inoltre, la recente crisi del cotone ha incluso anche il calcio cinese, dato che la Nazionale di calcio locale è sponsorizzata Nike, e con il boicottaggio del brand americano, ci potrebbero essere ripercussioni anche nel rapporto con la Selezione cinese.