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La piramide di sponsorizzazioni Nike

Elite, Premium, Standard, 3rd Party, No contract

La piramide di sponsorizzazioni Nike Elite, Premium, Standard, 3rd Party, No contract

Dalla Champions League alla Serie C. Questa la fotografia della piramide di sponsorizzazioni utilizzata da Nike, in cui ci sono club con un contratto personalizzato e a cifre molto importanti, mentre altri - di categorie molto inferiori - sono vestiti dallo Swoosh con template standard e non personalizzabili. Appunto, un sistema a strati in cui vi si ritrovano club di ogni appartenenza professionistica, e come spiega Footyheadlines.com, la separazione netta in cinque emisferi contrattuali parte dai rapporti più ricchi (in alto) e scende verso quelle società che, invece, hanno un rapporto contrattuale con Nike sempre meno forte. Una precisazione: in questa classifica non sono state inserite le squadre Nazionali.

Si parte con l'Elite, ovvero il tipo di contratto più remunerativo per un club di calcio, e ne fanno parte Barcellona, Liverpool, PSG, Chelsea, Lipsia, Inter, Roma, Atletico Madrid e Galatasaray. Ciò che distingue questo tipo di rapporto è innanzitutto un fattore economico.
I contratti che legano questi top club a Nike viaggiano su cifre altissime: il Liverpool al primo anno di Nike riceverà 39,5 milioni di euro, il Chelsea - che veste lo Swoosh da appena una stagione - prende da Beaveton 69,5 milioni di euro, il PSG 75, il Barcellona addirittura 105; per le italiane le cifre sono più basse dato che l'Inter riceve solo 10 milioni e la Roma 17 (i giallorossi, oltretutto, lasceranno il brand a fine del prossimo campionato). Oltre all'indennizzo economico, il rapporto fra Nike e questi club si riflette soprattutto nel design, per cui ogni club ha tre kit (Home, Away e Third) e campagne personalizzate, che permettono al club di avere una visibilità molto maggiore.

Ne sono un esempio le ultime terze divise di queste squadre, per cui Nike ha scelto pattern e colori che celebrano i modelli più storici delle Air Max, fra le quali ci sono anche le maglie di Inter e Roma: la prima con un nostalgico richiamo alla terza maglia del 1998, quella dei giallorossi altrettanto elegiaca con il pattern della terza della stagione 1998-99. Un privilegio solo per i top club dell'Elite. 

Subito sotto ci sono i contratti Premium, che ricevono anche loro dei compensi economici e hanno anch'essi i kit Home e Away personalizzati, ma non la terza maglia. I Premium hanno dei contratti simili a quelli Elite, ma con delle differenze nelle cifre e nel design. Fanno parte di questo insieme Eintracht Francoforte, Zenit, Hertha Berlino, Sanfrecce Hiroshima, Steaua Bucarest, Corinthians, Spartak Mosca, Sparta Prague, Ferencvarosi e Club America. Fra questi, sorprendentemente, c'è anche il Venezia, club italiano di Serie B, griffato Nike dal 2014. 

Al terzo posto ci sono i club con un rapporto di tipo Standard, cioè che hanno un contatto diretto con Nike e che pure ricevono un contributo economico - il Siviglia, ad esempio, percepisce 2,3 milioni a stagione -, ma che non dispongono di un design personalizzato per i kit (hanno tutti un pattern standard, personalizzato solo con i colori del proprio club). In questa categoria rientrano alcune dozzine di club fra cui Siviglia, Young Boys, Brighton, Maccabi Haifa, Vitesse e Utrecht.

Il quarto livello della piramide è il Third Party, e da questa categoria in poi non c'è più contatto diretto fra i club e Nike. Le società ricevono materiale tecnico del brand americano tramite degli intermediari che operano a livello nazionale - Nike German, Nike England, ecc. In questa fascia i club sono centinaia e, anche qui, sparsi in varie categorie (FC Augsburg, Hansa Rostock, Bochum, Monaco 1860, Birmingham, Portsmouth, Livingston, FC Eindhoven). Sull'ultimo gradino della piramide - ma con il più alto numero di club - ci sono i No Contracts, e ci rientrano tutte le squadre che vestono Nike ma che non hanno un rapporto con lo Swoosh: semplicemente, i club pagano per avere la fornitura di materiale tecnico. I kit sono standard e personalizzati dai club con i propri colori sociali, e fra le altre si trovano anche le italiane Arezzo Ascoli.