L'incredibile mondo del "Shirtless Plantain Show"
Il progetto creativo che non ci meritiamo ma di cui avevamo bisogno
03 Settembre 2020
"The Shirtless Plantain Show è una dittatura calcistica ispirata all'eredità nigeriana e alimentata da battute".
Questa è la risposta ufficiale alla domanda "Cos'è Shirtless Plantain Show?", ma se ci si ferma si rischia di grattare solo la superficie. In realtà si tratta di un progetto relativamente giovane, nato durante la Coppa del Mondo del 2018, che ha come obiettivo quello di vivere e parlare di calcio attraverso una varietà di culture e in maniera irriverente.
Dalla bio si intuisce che c'è comicità, c'è irriverenza, ma c'è soprattutto passione per il mondo dl calcio: "Il nome 'Lo show del banano senza maglia' è una barzelletta che ogni essere umano che ha le radici a 5 or a nord o a sud dall'equatore conosce. Ci sforziamo per di giocare tra le linee della cultura pop e del calcio attraverso le nostre prospettive autentiche e uniche. L'obiettivo finale è far capire perché il calcio non è solo divertente, ma anche perché lo sport conta così tanto per così tanti, che ti piacciano o meno i banani".
Dietro tutto ciò c'è Tosin Makinde, un personaggio decisamente sui generis che fa della creatività la sua arma migliore. Quando si legge "Volevo diventare un calciatore professionista. Poi volvevo essere un avvocato. Ora collego la cultura con le parole e le idee del quadro generale" si capisce molto della personalità di Tosin, un talento che non ha confini: è un "first-generation Nigerian- British- American" e la multiculturalità è nel suo DNA da sempre. Oltre a lavorare come brand strategist, coprywriter e host su Youtube, Makinde è il creative director del "Shirtless Plantain Show" e le sue creazioni - delle maglie da calcio celebri rivisitate - gli rendono onore.
Ogni settimana "The Shirtless Plantain Show" produce un podcast su Spotify in cui ospita designer, giocatori ed ex atleti, giornalisti da ogni parte del mondo per raccontare una visione diversa del mondo del calcio.