L'Hellas Verona cambierà logo dopo 25 anni
Un'operazione di rebranding che guarda al futuro
01 Giugno 2020
A distanza di 25 anni dall'ultimo cambiamento, l'Hellas Verona decide di svecchiare il proprio logo e di assumere una nuova veste grafica: infatti dall'1 di luglio non troveremo più il logo ovale con la scritta ''Hellas Verona'' nel centro, ma dovremo abituarci a vederne uno nuovo, più minimal e che avrà un utilizzo più trasversale.
Il processo messo in atto segue a grandi linee una strategia di rebranding già vista nel 2017 con la Juventus che ha tracciato - per lo meno in Italia - la strada verso mercati paralleli a quello del calcio come quello della moda, comunicando l'immagine di brand in maniera molto più universale.
L'obiettivo della società è quello di cominciare il nuovo decennio con un logo più moderno, in modo tale da poter festeggiare i tre prossimi anniversari societari (il 120° e 125° compleanno oltre che il 40° anniversario dallo scudetto) stando al passo coi tempi ma senza dimenticare le origini del club.
Infatti, come avevamo raccontato qui, nonostante il nostro paese sia storicamente legato alle tradizioni, è difficile trovare delle disconnessioni totali tra due versioni diverse dello stesso logo, questo perché le società voglio restituire al tifoso un'idea di storicità e senso di appartenenza che i ''vecchi'' crest sono in grado di rievocare.
Ed è per questo motivo che due dei tre elementi guida del nuovo logo riconducono a quello vecchio del 1995 ed ancor di più alla versione del 1984 disegnato da Osvaldo Bagnoli:
i due mastini, elementi centrali, rievocano i più importanti Signori di Verona, il Mastino della Scala I e II; la scala a quattro pioli è il simbolo della città e fa riferimento alla Signoria degli Scaligeri; i colori, giallo e blu, tornano ad essere due, declinabili a seconda delle necessità insieme al bianco.
Il restyling ha come intento quello di attualizzare e semplificare il brand Hellas Verona attraverso il flat design, conferendo pulizia, linearità e chiarezza in modo tale da mantenere la brand identity caratteristica dei gialloblu, consentendo al nuovo logo di essere riconoscibile e riproducibile allo stesso livello di quello vecchio.