Spike Lee sceglie Zion Williamson per il sequel di "He Got Game"

Nel 1998, Spike Lee portava nelle sale un film cult nella cultura sportiva americana come "He Got Game". La storia di Jesus Shuttlesworth (interpretato dall'ex Bucks, Sonics, Celtics e Heat Ray Allen) è la classica storia di un ragazzo di talento che è costretto a crescere senza la figura paterna - impersonificata dal galeotto Denzel Washington - e si ritrova catapultato nello sport system dei college americani.

L'influenza culturale della pellicola di Spike Lee - in grado lanciare il mito delle Jordan 13 anche sul grande schermo - fu in qualche modo indirettamente proporzionale al successo economico del film. Gli incassi al box office raggiunsero 21.554.585 di dollari mentre il budget che fu stanziato per la produzione si aggirava attorno ai 25 milioni di dollari. Si è spesso parlato di un sequel e in più di un'occasione Spike Lee, Ray Allen e Denzel Washington si sono ritrovati per scambiare quattro chiacchiere a bordo campo, magari di una partita dei Knicks. I rumors si sono trasformati in realtà dopo la diretta Instagram sul profilo di @jumpman23 che ha coinvolto Spike Lee e Sage Steele.

Le parole del regista non solo ci dicono che il sequel è un'idea ormai tangibile, ma aggiungono anche particolari importanti. Spike Lee stava cercando di ottenere un incontro con la prima scelta al draft NBA del 2019 Zion Williamson, fenomeno sportivo e culturale negli USA. L'incontro era proprio mirato ad un "recruiting" nel cast per "He Got Game 2" ma il lockdown ha bloccato ogni operazione.

"Stavamo provando a incontrarci con lui prima [della pandemia di coronavirus]. Io e Ray [Allen] stavamo provando a incontrarci con lui a New Orleans. Siamo ancora in attesa, purtroppo. La mia idea è ancora quella. Per quanto riguarda la storia, è molto ricca quella del primo film. mi è stato chiesto spesso di sviluppare cos’è successo negli anni ai personaggi di quel film, ma al momento le mie idee sono ancora confuse"

Ad oggi, dunque, restano le parole di Spike Lee, un'immensa suggestione su un sequel molto atteso e una sicurezza: l'assenza di Jack Shuttlesworth, ovvero sia Denzel Washington, dal cast del film. Con Zion, però, si porta in scena la vera evoluzione della cultura afroamericana, di una generazione molto distante da quella che impersonificava Ray Allen e una diversa concezione del giovane atleta.