The Cage 2.0: chi sono i nuovi Tutto Bene
Cavani, Verratti e Bonucci
10 Aprile 2020
I ''vecchi'' Tutto Bene avrebbero potuto vincere un torneo a ''chi segna per ultimo'': squadra di difensori impenetrabili, la coppia Cannavaro - Rio Ferdinand nel 2002 già rappresentavano una delle coppie di centrali più forti al mondo. Ma si sa, tra miglior attacco e miglior difesa vince l'attacco, motivo per cui era impossibile vincere un torneo in cui chi fa la differenza sono i goleador, meglio ancora se astuti. Il nome già faceva intendere la caratteristica principale, partendo dal presupposto che l'Italia è sempre stata madre dei migliori difensori al mondo. In assoluto si trattava della squadra più difensiva della gabbia, con Tomas Rosicky - che di ruolo faceva il centrocampista - bomber designato; peccato si stia parlando di un giocatore che in 10 stagioni all'Arsenal ha segnato solo venti gol. Di certo non ci si poteva aspettare una vittoria a mani basse.
Anche i nuovi Tutto Bene edizione 2.0 sono la squadra più difensiva tra le 8, così come il nome è ancora più appropriato vista la presenza di due italiani. Si tratta di una squadra estremamente tattica con Bonucci e Verratti ad impostare ed il cavallo sciolto Cavani a gestire in solitaria l'attacco. Chissà se il duo del PSG sarà in grado di creare il giusto feeling anche nel campo 3vs3.
CHI SONO
Edinson Cavani
Attaccante uruguaiano del PSG, ovunque è andato ha fatto bene e non ha fatto parlare di sé per via di eccessi. Tra Palermo, Napoli e PSG fanno più di 400 presenze e 250 goal, non male per esser sempre stato considerato una seconda punta. All'inizio della sua carriera veniva soprannominato ''El botija'' per via della sua fragilità fisica e le sembianze di un bambino, solo le galoppate sulle fasce dei campi di mezza Europa gli han procurato il soprannome di ''Matador'', come ad indicare la sua indomabilità atletica. Tra i tre Tutto Bene è senza dubbio l'uomo che può fare la differenza, speriamo che le skill tecniche siano tanto valide quanto i suoi allunghi.
Marco Verratti
L' ''Andrea Pirlo di Pescara'', volato verso il PSG degli emiri a 20 anni senza avere la possibilità di calcare i campi della serie A. Talento cristallino con spiccate doti difensive pur non disponendo di un fisico imponente: la grinta, il tempismo nei contrasti, le finte fulminanti e i passaggi lungimiranti sono i suoi marchi di fabbrica, il tutto caratterizzato da un'eleganza naturale, quella che non si insegna ma che ti regala madre natura. Potrebbe essere il collante perfetto per far convivere quel cavallo di razza che è Cavani e quel mastino di Bonucci. Per ora, non avendo ancora vinto nulla di significativo, le persone si ricorderanno di lui per una parola: ''moccica''.
Leonardo Bonucci
Difensore centrale della Juventus dal 2010 - con una comparsata al Milan dov'è riuscito a farsi odiare anche dai suoi ex tifosi -, è uno dei migliori difensori italiani in circolazione; insieme a Barzagli e Chiellini formava la BCC, ovvero la difesa a 3 utilizzata da Conte prima e da Allegri più tardi. Ad inizio carriera ha avuto dei problemi (oltre che con la legge) con le ''bonucciate'', ovvero lapsus pazzeschi in cui si dimenticava di essere un difensore e cavalcava palla al piede per 70 metri prima di tirare delle svirgolate clamorose. Durante le partite nella gabbia non ci sarà il rischio di raccogliere la palla in tribuna, ma sarà necessario evitare di abbandonare la mini porta per evitare di uscire al primo turno.