Airbnb sarà Official Partner di Tokyo 2020
La partnership coprirà le prossime cinque edizioni dei Giochi Olimpici
20 Novembre 2019
Il noto portale per gli alloggi tra privati Airbnb sarà partner ufficiale delle Olimpiadi del 2020 a Tokyo, sulla base di un accordo per i prossimi nove anni. La partnership con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) riguarda le future cinque edizioni Olimpiadi e Paraolimpiadi: oltre ai Giochi Olimpici di Tokyo del prossimo anno, infatti, la collaborazione includerà i giochi invernali ed estivi di Pechino 2022, Parigi 2024, Milano 2026 e Los Angeles 2028. I dettagli economici della partnership non sono stati resi noti, ma secondo il Financial Times l'accordo sarebbe stato trovato intorno ai 500 milioni di dollari. La collaborazione con Airbnb non sarebbe comunque una assoluta novità, dal momento che la piattaforma americana aveva già precedentemente sponsorizzato i Giochi Olimpici Rio 2016 e i Giochi Olimpici Invernali Pyeongchang 2018 come domestic sponsor.
Il presidente del CIO Thomas Bach ha fatto sapere che la collaborazione non prevede la ‘sostituzione’ del villaggio olimpico, andando invece a fornire alloggi per i visitatori, le famiglie degli atleti e i funzionari olimpici. L’accordo è stato annunciato a Londra, dove Bach ha spiegato il motivo della partnership: "Uno dei nostri obiettivi è quello di rendere i giochi olimpici più praticabili e più sostenibili. Questo sodalizio sarà di grande aiuto per l’organizzazione dei giochi, perché consentirà di ridurre sensibilmente i costi”. La partnership con Airbnb potrebbe essere figlia anche delle contestazioni scaturite durante le Olimpiadi di Rio, quando parte della popolazione aveva protestato per gli ingenti costi che ospitare l’evento avrebbe dovuto comportare.
Welcome Airbnb to the @Olympics #Airbnb @Airbnb https://t.co/7s0RV0Nuyo
— Olympics (@Olympics) November 18, 2019
Nonostante la promessa di una maggiore sostenibilità e di un ammortizzamento dei costi, la collaborazione tra il CIO e Airbnb ha suscitato alcune proteste anche tra le istituzioni delle città ospitanti. Il sindaco di Parigi Anne Hidalgo ha accusato Airbnb di aver portato a una carenza di affitti a lungo termine in città, spingendo i contratti di locazione alle stelle ed escludendo la middle class parigina. In una lettera inviata a Thomas Bach, aveva infatti sostenuto come "rimuovendo un numero significativo di alloggi da Parigi, Airbnb contribuirebbe all'aumento degli affitti, a un costo elevato per tutti i parigini, destabilizzando le imprese locali e di competere duramente con hotel e alberghi".