La FIFA ha inasprito le misure contro il razzismo nel nuovo Codice Disciplinare
Dopo 15 anni, il massimo organo mondiale ha diffuso un nuovo regolamento che riguarda temi di scottante attualità
12 Luglio 2019
Il prossimo 15 luglio, dopo un'attesa lunga ben 15 anni e un iter che ha coinvolto le sei Confederazioni ma anche grandi organismi interessati, entrerà in vigore il nuovo Codice Disciplinare promulgato dalla FIFA e annunciato sul sito ufficiale del massimo organo calcistico mondiale. Una riforma che era assolutamente necessaria e darà l'occasione di poter focalizzare l'attenzione su alcuni macro-temi di attualità su cui bisognava porre l'attenzione in maniera diversa e approfondita. Il nuovo regolamento, molto più snello (72 articoli contro 147 di quello attuale) ma nello stesso tempo più chiaro e conciso (5 grandi paragrafi e soli 8 capitoli) è mosso due punti cardine: la semplificazione e l'innovazione delle norme presenti, in modo da poter garantire che venga sfruttato al meglio il fuoco della passione per il calcio nel pieno rispetto di valori come il fair play e la trasparenza e di tutti gli attori che partecipano al movimento calcistico (club, calciatori, addetti ai lavori, tifosi e semplici appassionati), in piena sintonia con la visione FIFA 2.0 portata avanti dal 2016 dal presidente Gianni Infantino.
Il primo punto che è stato decisamente rinnovato nella direzione già intrapresa negli scorsi mesi è quello relativo alla lotta al razzismo, per cui la FIFA (in partnership con FARE) ha intenzione di continuare la linea dura nei confronti delle discriminazioni di ogni tipo, assolutamente non più tollerate sui campi da calcio. A tal proposito è stato stabilito che una partita in cui si verificheranno episodi di questo tipo, in campo o sugli spalti (discriminazione a causa di razza, colore della pelle, origine etnica, nazionale o sociale, genere, disabilità, orientamento sessuale, lingua, religione, opinione politica, ricchezza, nascita o qualsiasi altro status o qualsiasi altra ragione) sarà automaticamente annullata se l'arbitro deciderà di abbandonarla dopo aver applicato la procedura prevista in tre fasi. Inoltre, in segno di solidarietà e supporto nei confronti delle vittime di atteggiamenti razzisti, sarà garantito loro da parte della commissione disciplinare della FIFA di poter rilasciare una dichiarazione, consentendo a quest'ultima di partecipare al procedimento.
Altro argomento caldo: la battaglia contro la manipolazione delle partite è stata anche semplificata e il Comitato Disciplinare è ora l'unico organismo competente a gestire le questioni relative alla manipolazione delle partite a livello della FIFA. Il ruolo del Comitato Disciplinare (organo che attualmente presenta un presidente, un vice-presidente e 17 membri da tutto il mondo) è stato dunque rafforzato notevolmente.
La FIFA ha deciso di sfruttare la sua posizione predominante per dirimere ogni tipo di problema giuridico nel campo dell'equità finanziaria e, nel caso, esercitare il suo potere come organo di governo del calcio mondiale. Nel caso in questione, aumentando la coordinazione con le decisioni prese dal TAS (Tribunale arbitrale internazionale dello sport), facendole proprie. La FIFA continuerà ad usare come arma il divieto di operare sul mercato ai club che non pagano gli importi in sospeso fino a quando non hanno saldato tutti i loro debiti: il ban ha dimostrato di essere lo strumento più efficace per questo scopo. Inoltre la FIFA continuerà a perseguire i successori dei debitori, evitando dunque la pratica molto comune negli anni scorsi che ha visto uno infinito scarico di responsabilità tra soggetti diversi, decidendo di agire a fondo per evitare che alcune spiacevoli situazioni possano riaccadere ancora.
Tra le novità riguardanti il settore legale, inoltre, è stato previsto che per la prima volta, alcuni tipi di udienze disciplinari riguardanti casi di doping e partite truccate saranno aperte al pubblico se le parti lo chiederanno. Presto sarà lanciato anche un sito web FIFA dedicato (legal.fifa.com), contenente le principali decisioni adottate dagli organi giudiziari della FIFA e altre risorse legali utili in modo da garantire la massima trasparenza possibile.