Robin van Persie sapeva volare
Alcuni del migliori gol tratti della carriera dell'ex attaccante olandese, quasi tutti al volo ovviamente
12 Maggio 2019
Quando un giocatore si ritira, l’espressione utilizzata è “appendere gli scarpini al chiodo”. Lo strumento principale attraverso il quale l’estro del calciatore si estrinseca non viene risposto in una cassettiera, non viene buttato via; no, viene appeso, sospeso in aria, nello spazio e nel tempo, come per congelare un momento. Il suo miglior momento in assoluto, possibilmente.
Di momenti memorabili, però, in alcune carriere ce ne sono parecchi. E di solito questi attimi, almeno per un attaccante, coincidono con i gol. È quella, la loro eredità: una sacca piena di palloni precedentemente gettati in un altro sacco ben più importante, ossia la rete avversaria. Oggi, il giorno dopo il suo ritiro, la cesta di Robin van Persie è stracolma.
Mentre l’attaccante olandese è occupato ad appendere i suoi scarpini al chiodo, noi approfittiamo di questo suo momento di distrazione e scegliamo dalla cesta i palloni migliori, come si fa con la frutta e la verdura quando andiamo a fare la spesa. Ecco alcune tra le reti più iconiche tratte dalla brillante carriera di Robin van Persie, divise per squadre in cui ha giocato:
#1 Feyenoord (prima parte)
Lo straordinario rapporto di van Persie con il gol, che lo ha portato a segnare tanto e in più o meno tutte le maniere possibili, è partito da molto lontano. Ha mosso i primi passi nell’Excelsior, una sorta di club satellite per il Feyenoord, che poi ha deciso di prelevare il ragazzo all’età di 16 anni per farlo aggregare alle giovanili del club.
Poi la prima squadra, in uno spogliatoio con il quale Van Persie non aveva proprio un rapporto idilliaco. Il suo carattere straripante e forse sfrontato («però mai arrogante», dice lui) lo ha portato a scontrarsi con alcuni senior. Lo stesso carattere, però, lo ha portato anche a gol come questo: l’olandese cominciava ad affinare l’arte del tiro al volo, una sorta di fil rouge nella sua estetica.
#2 Arsenal
Nell’estate del 2004, van Persie passa all’Arsenal e la sua carriera vive un momento di svolta: Wenger lo mette al centro dell’attacco dei Gunners, esaltando le doti di un giocatore straordinario, capace di calciare con entrambi i piedi senza difficoltà, di leggere le difese avversarie, di prendere la decisione più giusta per scagliare il pallone alle spalle del portiere.
L’olandese, nel 2012, dopo un lungo percorso di maturazione nell’Arsenal arriva a vincere la classifica marcatori della Premier League (con 30 reti all’attivo), e nel corso degli 8 anni trascorsi a Londra si afferma come uno dei più grandi attaccanti sul palcoscenico internazionale. Anche grazie a gol come questo:
#3 Manchester United
Come accennato, il tiro al volo è sempre stata una costante per van Persie, che ha fatto dell’arte di anticipare il momento del calcio una delle sue qualità migliori. Doti balistiche sopraffine, che ovviamente sono emerse anche con la maglia dei Red Devils.
Nella sua prima stagione con il Manchester United, van Persie ha segnato 26 gol, vincendo per il secondo anno consecutivo la classifica marcatori e aiutando la squadra a vincere la Premier League. In definitiva, un giocatore decisamente fuori dal comune, che ha segnato parecchi gol fuori dal comune. Ad esempio:
#4 Fenerbahçe
Nel corso della sua lunga carriera, van Persie è arrivato a toccare le sponde turche, giocando per tre anni con il Fenerbahçe e imponendo anche lì la sua leadership, nonostante le primavere iniziassero a pesare sulla sua schiena.
Il suo piede sinistro, però, è sempre rimasto lo stesso. Per raccontare questo suo periodo, per fotografarlo ed appenderlo al muro vicino agli scarpini, può essere utile prendere come riferimento un’altra freccia importante nella faretra dell’olandese: il calcio di punizione. Come Thanos, con una maglia o con l’altra, van Persie dalla sua mattonella è sempre stato semplicemente ineluttabile.
#5 Feyenoord (seconda parte)
Passano altri anni, resta lo stesso talento: Robin van Persie dopo un giro lunghissimo chiude il cerchio e torna al Feyenoord, lì dove tutto, o quasi, era cominciato. Si riprende la numero 32, si prende la sua mattonella e fa partire il suo sinistro.
Una storia che è tutta lì, nelle parabole inesorabili che si insaccano in porta, nelle traiettorie disegnate sul campo (“la sua tela personale”) da lui che è figlio di un pittore. Non ne vedremo più, di dipinti come questi, e allora non ci resta che goderci le installazioni e riguardare in loop le reti più belle di un calciatore totale come il calcio olandese.
Bonus - Olanda
Parlando di van Persie, risulta difficile non citare il suo gol forse più famoso, sicuramente più pop. Lo ha realizzato nel 2014, durante i Mondiali in Brasile, in un 5-1 ai limiti dell’assurdo rifilato alla Spagna campione in carica.
Un colpo di testa che rimarrà negli annali, una giocata incredibile ad anticipare tutti. Una parabola che, probabilmente, solamente van Persie avrebbe potuto immaginare. Un volo a planare, forse il più bello, di un giocatore fuori dall’ordinario.
Ma come ricordarlo, ora? Be’, così: