Il caso di copyright tra l'Inter e l'Inter Miami CF
L'ultimo capitolo della querelle giudiziaria riguardo al marchio 'Inter' ha dato parzialmente ragione al club italiano
12 Febbraio 2020
***AGGIORNAMENTO***: nelle scorse ore la querelle giudiziaria tra Inter e Inter Miami CF si è arricchita di un nuovo e importante aggiornamento, visto che l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti ha respinto uno dei due argomenti portati avanti dalla franchigia americana, concedendo di fatto al club italiano il primo round della lunga battaglia sul marchio 'Inter'. In seguito alla richiesta dell'Inter di ottenere i diritti commerciali esclusivi in tutto il territorio statunitense, nel marzo 2019 la MLS, in quanto proprietaria di tutte le squadre del campionato rappresenta tutti i club e i giocatori, aveva presentato un’opposizione definendo il termine 'Inter' come puramente descrittivo e aggiungendo che la sua registrazione avrebbe provocato una generale confusione tra le numerose squadre esistenti che lo usano in tutto il mondo. Ma l'U.S. Patent and Trademark Office ha respinto proprio il punto riguardante il 'rischio di confusione', aggiungendo inoltre che la MLS non può avanzare richieste di protezione del marchio per conto degli altri club citati (SC Internacional di Porto Alegre, Inter Nashville FC, Inter Atlanta FC, FC Inter Turku, NK Inter Zapresic, Inter Lipsia e Inter de Grand-Goave). Come spiegato molto bene in questo articolo apparso su Law.com, adesso toccherà all'Inter Miami CF modificare le sue argomentazioni in modo convincente (riuscendo a dimostrare come il termine 'Inter' sia puramente descrittivo e non distintivo, e quindi non sia comunemente sinonimo dell’Inter di Milano) per evitare uno scomodo cambio di nome che al momento sembra un'ipotesi surreale ma non impossibile. Soprattutto perché il 14 marzo la squadra di David Beckham farà il suo storico debutto in Major League Soccer.
Please check out this update I wrote on the battle for the use of INTER, which may eventually result in Inter Milan forcing Inter Miami to change its name. https://t.co/HPFOq1iX1Y
— Attorney David Winker (@davidjwinker) February 10, 2020
Non è ancora iniziata per davvero l'avventura in MLS per l'Inter Miami CF (letteralmente, Club Internacional De Futbol Miami), che debutterà nel massimo campionato calcistico americano soltanto nel 2020, e la nuova franchigia (sostenuta da un gruppo di investimento che comprende anche una celebrità come David Beckham) deve già fronteggiare una seria grana giudiziaria: l'Inter (FC Internazionale Milano SpA) ha infatti contestato l'uso improprio dell'abbreviazione 'Inter', in contrasto con la richiesta avanzata dalla squadra italiana di registrare il nome abbreviato come marchio esclusivo, nel 2014.
In realtà la disputa non riguarda esclusivamente le due squadre di calcio, che già si erano stuzzicate via Twitter nel settembre 2018, quando la squadra neonata aveva annunciato il nuovo crest, ma anche la MLS, in quanto unica entità che detiene la proprietà di tutte le franchigie del campionato e quindi tenuta a rispondere depositando un'opposizione all'organo competente, presso l'U.S. Trademark Trial and Appeal Board (TTAB).
Inter Miami you say? https://t.co/NcdUfKjPH6
— Inter (@Inter_en) 5 settembre 2018
Secondo la tesi che emerge dal comunicato della Major League Soccer, è vero che la parola 'Inter' è "puramente descrittiva del richiedente e dei suoi beni e servizi", ma la parola è una semplice abbreviazione di "internazionali", e che oltretutto 'Inter' è un termine troppo generico, comunemente usato per descrivere le squadre di calcio. Tra queste, sono state menzionate società calcistiche nazionali come l'Inter Nashville FC e l'Inter Atlanta FC e soprattutto straniere che usano il nome 'Inter': tra queste l'Inter Turku (Finlandia), l'Inter Baku (Azerbaijan), il NK Inter Zapresic (Croazia), l'Inter Leipzig (Germania) e l'Inter de Grand-Goave (Haiti), ma anche il SC Internacional di Porto Alegre.
L'avviso di opposizione continua affermando che:
"A causa dell'uso diffuso del termine Inter nel calcio, i consumatori rilevanti non associano il termine Inter a una squadra di calcio; l'Inter da sola non è un indicatore di origine in relazione a beni e servizi associati al calcio. Nessuna squadra di calcio può rivendicare diritti esclusivi sul termine Inter, quindi Milano non ha diritti esclusivi sul termine Inter ... Di conseguenza, Milano non ha il diritto di registrare la designazione dell'Inter per i beni e i servizi stabiliti dall'Inter applicazione."
In conclusione:
"La MLS sarà danneggiata dalla registrazione richiesta dal Richiedente perché tale registrazione impedirebbe la registrazione del termine" INTER "con altre parole su una dimostrazione di carattere distintivo acquisito in relazione a una squadra di calcio".
Come fa notare Michael McCann su Sports Illustrated, Miami non è l'unica squadra MLS ad attingere all'influenza del calcio globale per il suo nome. Termini comuni come "Sporting", "Real" e "United" sono tutti entrati nel lessico della lega senza alcun problema a livello legale. Ma la querelle è più complicata di quanto sembri, perché nel decidere nel merito della questione vanno considerati anche alcuni aspetti extra calcistici che riguardano il logo, la commercializzazione degli eventi ed il merchandising.
Per sapere come andrà a finire dovremmo aspettare ancora qualche giorno: una risposta dell'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti è attesa entro il 4 maggio, anche se la disputa tra MLS e Inter non porterà necessariamente a una sentenza del TTAB. In qualsiasi momento, le due organizzazioni potrebbero negoziare un accordo extragiudiziale (anche se è molto difficile ipotizzare che l'Inter cambi il suo nome dietro il pagamento di un corrispettivo, così come è anche complicato immaginare che la MLS e Beckham si tirino indietro). Pertanto una soluzione plausibile è che i due team raggiungano un accordo di coesistenza tacita in cui entrambi continuano a utilizzare 'Inter', ma ognuno prenda i necessari accorgimenti per distinguersi chiaramente nel marketing e nel branding.