PUMA e il Camerun non rinnovano: è la fine di un'era?

Il 2019 si sta confermando un anno di grandi rivoluzioni nel calcio africano, non solo a causa della Coppa d'Africa che inizierà nel mese di giugno: la Tunisia ha firmato con Kappa, l'Egitto è tornato a vestire PUMA, mentre Umbro ha iniziato una campagna di acquisizione molto interessante e che riguarda, almeno per il momento, Nazionali davvero minori come Botswana, Zimbabwe ed Etiopia. E mentre la Nigeria continuerà a vestire Nike fino al 2026 dopo il recente prolungamento del contratto, sembra ormai finito il lungo idillio tra PUMA e la Nazionale del Camerun.

La partnership tra il brand tedesco e i Leoni Indomabili, che andava avanti da più di 20 anni (tra cui quattro Campionati del Mondo e una Coppa d'Africa vinta), è terminata di fatto il 31 dicembre 2018, visto che i vertici delle rispettive parti non hanno trovato l'accordo per continuare insieme, come affermato dal presidente della FECAFOOT, Seidou Mbombo Njoya. L'impossibilità di rinnovare un contratto così duraturo sembra proprio essere la fine di un'era in cui PUMA aveva fortemente puntato sulle Nazionali centro-africane, arrivando ad ottenere quasi il monopolio delle top Nazionali più forti: in occasione della Coppa d'Africa 2012, ad esempio, oltre che del Camerun era il fornitore ufficiale di Ghana, Costa d'Avorio, Senegal, Sud Africa, Togo, Namibia, Gabon e Burkina Faso.

Della lunga sponsorizzazione PUMA per il Camerun, una delle più longeve in assoluto nel panorama africano, alcuni prodotti sono rimasti praticamente indimenticabili per come hanno incarnato lo stereotipo della Nazionale afro: la maglia smanicata indossato da Eto'o & Co nel 2002, la casacca tribale, il gilet in denim internamente ricoperto di pelliccia, l'inedito kit all-in-one risalente al 2014 e le maglie raffiguranti il leone tra qui quella in chiave moderna con cui il Camerun ha disputato i Mondiali di Russia 2018.