Sampdoria: operazione rebranding
Per nss, Heygraphic ha scelto il Baciccia come possibile nuovo crest della squadra blucerchiata
19 Febbraio 2019
Disclaimer: questo progetto non è stato realizzato in collaborazione con la società Unione Calcio Sampdoria ma è frutto esclusivamente dell'immaginazione di nss sports.
L'identità grafica di molte squadre di Serie A descrive l'atteggiamento poco progressista che le accomuna. Ciò che servirebbe è una decisa azione di rebranding, per svecchiare e portare i club a nuovi capitoli della propria storia.
nss sports ha così deciso di affidare ad diversi graphic designer il compito di dare una nuova immagine alle squadre italiane. Non è facile spiegare ai tifosi che lo stemma della propria squadra lascia parecchio a desiderare in quanto a bellezza e stile, ma ci abbiamo provato, nonostante il compito non fosse facile. È legittimo, anche per il tifoso più fedele, pensare che si possa fare di più, senza stravolgere la storia o mancare di rispetto a nessuno. Il primo club a sottoporsi al trattamento di bellezza è la Sampdoria, e lo studio creativo al quale è stato affidato il progetto è Heygraphic, specializzato in illustrazioni, come quelle dello sneaker zoo di cui vi abbiamo parlato qualche tempo fa.
Il rebranding è una strategia di rinnovamento della propria immagine esteriore, un modo per riposizionarsi nel mercato, raggiungere una nuova fetta di pubblico e rilanciare un progetto nuovo. In Italia, ultima in ordine di tempo a puntare sul rebranding è stata la Juventus, che a partire dalla stagione 2017/2018 ha trasformato il crest ovale in un vero e proprio logotipo, asciutto, essenziale e molto efficace.
Siamo d'accordo sul fatto che la maglia della Samp sia tra le più belle e caratteristiche del calcio mondiale, tuttavia non si può dire la stessa cosa per il crest, uno scudo classico e all'interno non originale nell'incastro degli elementi.
Il progetto parte da quella sagoma confusa posta al centro dello scudo, tanto incomprensibile quanto capace di riassumere la storia della città nella sua essenza. Si tratta del Baciccia, tipico pescatore genovese, stilizzato con cappello, pipa, barba e capelli al vento, anche diminutivo di Giovanni Battista, il patrono della città. La nuova Samp non poteva che partire dal porto e dalla sua simbologia, da secoli vero elemento che rende il capoluogo ligure una città unica al mondo.
Heygraphic ha così deciso di isolare quel soggetto, inserito nel crest dei blucerchiati dal 1971, rendendolo più comprensibile grazie all'aggiunta di sole due linee: quella del cappello e quella della barba. Il contorno generale è stato geometrizzato e reso più spezzato, mentre l'unica aggiunta è quella dello stemma crociato sul cappello, simbolo della città e presente anche nella banda blucerchiata posta al centro della maglia. La direzione verso la quale si muove il progetto è la modernità, e la possibilità di rendere adattabile una forma più versatile anche al merchandising per i tifosi. In questa direzione va la proposta del Baciccia con il tatoo sul collo, dinamico e moderno come i loghi delle franchigie sportive americane, ma fedele alla storia della Sampdoria.
I tifosi doriani possono vedere tutti i simboli del club rispettati, messi in evidenza o valorizzati da un nuovo studio di palette colore. Non si abbandonano il rosso, il blu, il nero e il bianco, uniti all'oro, che contorna gli elementi come segno di prestigio del club. L'attenzione ai colori non passa in secondo piano, proprio per questo sono state realizzate da Heygraphic 3 versioni in cui il "nuovo" Baciccia è sovrapposto alla banda blucerchiata, simbolo unico dell'unione della Sampierdarenese (rosso e neri) e dell'Andrea Doria (bianchi e blu), avvenuta nel 1946.
Disclaimer: questo progetto non è stato realizzato in collaborazione con la società Unione Calcio Sampdoria ma è frutto esclusivamente dell'immaginazione di nss sports.