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Una poesia dedicata a Santi Cazorla

Una storia che sembrava avere un finale già scritto, e invece...

Una poesia dedicata a Santi Cazorla Una storia che sembrava avere un finale già scritto, e invece...

Tutto iniziò con una maledetta amichevole, Spagna-Cile. 

Era il 2013 e quel giorno Santi Cazorla, all'epoca giocatore dell'Arsenal, esce dal campo per un infortunio al piede destro. Nonostante il brutto incidente nelle stagioni seguenti il giocatore spagnolo continua a collezionare presenze e gol ma come lui stesso ebbe modo di dichiarare:

il dolore al piede era talmente forte che durante il riscaldamento prima delle partite mi veniva da piangere 

La sfortuna si accanisce e il primo lungo stop arriva nel 2015 per un problema al ginocchio destro, rottura del collaterale. Il tendine della caviglia destra non guarisce e Santi pur di giocare decide di procedere con delle infiltrazioni ma il dolore continua ad essere insopportabile. Soltanto nel 2016 l'operazione alla caviglia diventa inevitabile ma è un successivo intervento al tendine plantare che fa crollare tutto come un muro.
La ferita non si cicatrizza e il tallone stava andando in cancrena. 
Cazorla decide di non affidarsi più ai medici inglesi e di tornare nella sua Spagna dove il Dott.Sanchez scopre 3 nuovi batteri e asporta parte di pelle del braccio tatuato di Santi per contrastare l'infezione in corso che avrebbe potuto portare all'amputazione della gamba destra. 

Scaduto il contratto con i Gunners a giugno 2018, a credere in lui è il Villarreal, squadra nella quale aveva già militato per 7 anni. Ieri sera c'è stato l'esordio stagionale e Santi ha segnato una doppietta al Real Madrid, il primo di destro e il secondo all'82esimo di testa pareggiando la partita (Cazorla è alto 165 cm).
Per fortuna il calcio riesce ancora a regalarci storie che tutti pensavano avessero un finale già scritto e che invece stavolta sono andate fuori script. 

 

Questa è la nostra poesia a Santi Cazorla:

Dicevan che non avresti più camminato
e nessun campo avresti più calcato

Per il dottore eri spacciato e 
solo un miracolo ti avrebbe salvato

Dopo più di due anni senza giocare
I tuoi incubi hai potuto dimenticare

Due gol al Real sei riuscito a segnare
E del destino avverso ti sei potuto vendicare

Ora siam certi che soltanto avanti guarderai 
e dietro più non ti volterai

La sfortuna è andata oramai
E grandi cose di sicuro farai