La pallacanestro cerebrale di Luka Doncic
Il più bel regalo che la NBA e i Dallas Mavericks potessero farsi
10 Dicembre 2018
Mancano 15 giorni a Natale e siamo in piena frenesia regali. Esistono due scuole di pensiero su come approcciare ai regali di Natale: la prima ci vede ridurci all'ultimo secondo utile, tipo il 24 alle 7 di sera, la seconda invece quella più intelligente e semplice, comprarli prima e con calma.
La NBA ha fatto così, si è portata avanti anticipando il tutto addirittura a giugno e precisamente il 21, giorno del draft 2018. Alla 3 i Dallas Mavericks scelgono lo sloveno 19enne neo campione d'Europa, Luka Doncic.
Nonostante avesse giocato un'Eurolega pazzesca vincendola con il Real Madrid e un europeo da assoluto protagonista vincendo anche quello con la sua Slovenia, non tutti erano convinti dell'impatto che avrebbe avuto la cometa Doncic una volta atterrata sul pianeta NBA.
Noi vi avevamo suggerito in tempi non sospetti di guardare ogni partita nella quale sarebbe sceso in campo il talento nativo di Lubiana, perché quello che fa Luka sui 28 metri potrebbe essere irripetibile.
Non sono le cifre che impressionano, i suoi 18.2 di media non mi stupiscono affatto. Ciò che rende Doncic un vero e proprio unicum nella storia della NBA è che un cestista europeo, per giunta così giovane, non abbia avuto bisogno del "periodo di adattamento" per risultare decisivo per se stesso e per la sua squadra.
Coach Rick Carlisle ha immediatamente dato a Luka Doncic le responsabilità che di solito vengono affidate a un veterano, uno come Harrison Barnes (campione NBA con i Golden State Warriors) per intenderci, e invece è il 19enne sloveno che ha la palla in mano nei momenti decisivi e a dimostrazione di tutto questo c'è la partita dell'altra notte contro gli Houston Rockets e precisamente gli ultimi 3 minuti con i Mavericks sotto di 8.
Luka piazza un 11-0 di parziale praticamente da solo e vince la partita. Chiuso argomento.
Doncic è un giocatore che passa una volta ogni 25 anni e ribadisco, tecnicamente non mi sorprende per niente dato quello che gli ho visto fare con la maglia del Real Madrid.
Ho letto di paragoni con il compianto Drazen Petrovic, ho letto di lacune di esplosività, ho letto di tutto e siamo soltanto al secondo mese di vita per Luka nella sua nuova casa, la NBA. Io credo che più semplicemente Doncic associ al talento che madre natura gli ha donato, a cui evidentemente è scappata la mano, una pallacanestro "cerebrale". Doncic è assolutamente consapevole delle sue qualità in attacco e sopratutto sa molto bene come usarle. Lo ha fatto già ad altissimi livelli e semplicemente ripete ciò che ha imparato in Eurolega e con la sua nazionale e lo fa in maniera sistematica e continua. Questo evidenzia due cose: la prima è che ha avuto la fortuna di finire in una squadra che gli da la possibilità di avere uno spazio importante (in NBA è FONDAMENTALE); la seconda è la dimostrazione empirica dell'intelligenza e forza cerebrale che il ragazzo di Lubiana possiede da quando aveva 15 anni.
Uno che a quell'età sembra Dejan Bodiroga non ha bisogno di chissà quali endorsement, per adesso stiamo raschiando solo la superficie di un ragazzo/giocatore di 19 anni che dovrà lavorare ancora tantissimo su tutti gli aspetti del suo gioco e i margini di miglioramenti sono incredibili. Torneremo a parlarne di sicuro quando avrà messo un bel po' di chilometraggio nella gambe, per adesso facciamo la cosa più giusta da fare, godiamocelo e basta. Halleluka!