Com'è "Boca Juniors Confidential", il documentario di Netflix sul Boca
Una recensione del documentario di Netflix sugli Xeneizes
03 Ottobre 2018
Dal 14 settembre su Netflix la nuova docuserie sul Boca Juniors, con protagonista il club più famosa d'argentina durante il tortuoso del club argentino a caccia del suo trentatreesimo titolo nazionale nella stagione 2017-18. La serie succede a quella prodotta da Netflix sulla Juventus, e si inserisce perfettamente nel trend dei documentari sportivi - in particolare riguardo il mondo del calcio - che nell'ultimo anno stanno avendo una fase di hype, grazie soprattuto alle produzioni di Netflix ed Amazon. La grande pecca di First Team: Juventus era la sua patina corporate e poco veritiera del documentario, aspetto migliorato da All or Nothing: Manchester City (prodotta da Amazon) e che Boca Juniors Confidetial perfezione ulteriormente questo aspetto trasportando per tre ore il pubblico nell'universo Azul y Oro di Buenos Aires.
La serie, dalla durata di quattro puntate da circa quaranta minuti l'una e racconta la stagione vincente del club mai retrocesso della Superliga Argentina nella sua corsa alla riconferma al titolo, nonostante l’allarme infortuni che terrà banco per tutto il campionato. Il Boca riuscirà a emergere in ogni caso grazie alla guida dei leader nel campo (su tutti Carlitos Tevez, di ritorno dall’avventura cinese), quelli fuori (i fratelli Barros Schelotto in panchina e l’inarrendevole preparatore tecnico Javier Valdecantos fra gli altri) e quelli sugli spalti, i tifosi. Proprio questi ultimi avranno un ruolo principale all’interno della serie (“Dodicesimi uomini”), su tutti colui che qua da noi chiameremo “capo ultras”, Fabian “El Japo” Alfonso.
Rispetto alle serie du Juventus e Manchester City, la forza della serie sta sia negli imprevisti della stagione sia nella diversità dei protagonisti raccontati. Il copione è quello classico di una stagione calcistica, gli infortuni aggiungono pathos alla trama, ma è la componente dei tifosi e della narrazione a rendere il prodotto superiore. Come per la serie sulla Juventus, anche questa si addentra nelle vite private dei calciatori con interviste personali, svelando difficili realtà tipicamente sudamericane - come il racconto del passato di Edwin Cardona - in maniera più genuina rispetto agli altri documentari.
Boca Juniors Confidential è diretta da Rodrigo H. Vila, già stato alla direzione del film di tre anni fa sullo stesso Boca, Boca Juniors: 3D, sempre una produzione Netflix. Le riprese sono buone e la fotografia è sufficiente, nella media, in grado di cogliere i protagonisti nel momento giusto e al posto giusto, come nel caso di Carlos Tevez che si accorge dei camera men e, inquadrato, si sente di offrire loro qualcosa da mangiare in area catering. Tuttavia, credo che il vero fiore all’occhiello della serie sia un altro: il narratore. Juan Pablo Varsky è uno dei giornalisti sportivi più popolari in Argentina dove è nato lo storytelling calcistico, e il compito svolto per questo progetto da parte sua è semplicemente eccezionale. Essendo obbligati a dover vedere la serie in lingua originale con sottotitoli, è impossibile non fare caso alla voce incalzante di Varsky, che con enfasi e pathos racconta la storia come se commentasse una partita. Del resto, Netflix poteva incaricare una star dello showbiz argentino ad agire da narratore, come è successo per All or Nothing dove il narratore è la star di Hollywood Sir Ben Kingsley, ma fortunatamente ha deciso di affidare l’incarico a un più profondo conoscitore del fútbol argentino. Dunque, questa è Boca Juniors Confidential, una serie adatta per saperne di più su uno dei club più titolati al mondo o semplicemente per avvicinarsi un po’ al calcio argentino, affascinante e sottovalutato. Chiudo così, con una frase della serie: “In Argentina, o sei col Boca o sei contro il Boca”. Il che è tutto dire.