La NBA ha un problema con il tanking?
Secondo un reporter ESPN, si userebbero degli "inverse analytics" per schierare i quintetti meno performanti
27 Febbraio 2018
Qualche giorno fa, vi abbiamo riportato la notizia della multa da 600 mila dollari che la NBA ha dato a Mark Cuban, proprietario dei Dallas Mavericks. E sebbene superficialmente potesse sembrare semplicemente l’ennesima bravata del vulcanico imprenditore americano, vi avevamo avvisato di come fosse in realtà una faccenda molto più seria. Cuban, infatti, era stato multato dalla lega per aver ammesso pubblicamente (in un podcast con Julius “Dr. J” Erving) di aver comunicato ai suoi giocatori la volontà di fare “tank” per il resto della stagione, ovvero perdere più o meno volontariamente le partite per avere migliori chance nella Draft Lottery. Ma non è finita qui.
L’argomento è infatti alquanto delicato all’interno della lega americana, come dimostrato anche dalla forte risposta di Adam Silver tramite la multa sopracitata. In seguito sono anche arrivate le parole della leggenda e leader dei Dallas Mavericks, Dirk Nowitzki, ovviamente contrario alla politica discussa da Cuban: “Non si può volere una cultura della resa, non si può non giocare duro. Penso che dia un tono sbagliato al nostro futuro. Penso che sia importante per i nostri giovani imparare a competere e competere tutto il tempo giocando con impegno. È l’unico modo per giocare in questa lega e qualsiasi cosa accada dopo la stagione ripartiremo da lì.” Parole forti, arrivate in seguito a una delle poche partite vinte quest’anno dai Mavs.
Are we seeing a new way to tank in the @NBA? pic.twitter.com/dQTsyuajqe
— Outside The Lines (@OTLonESPN) 26 febbraio 2018
Il problema, però, potrebbe essere ancora più ampio e radicato di quanto potesse sembrare in un primo momento. Secondo il reporter Brian Windhorst di ESPN, infatti, nella NBA ci sarebbero addirittura delle “inverse analytics”, ovvero dei report studiati appositamente per schierare il quintetto meno performante, al fine di ottenere le suddette sconfitte necessarie alla Draft Lottery. “Alcuni dirigenti NBA me lo hanno riferito”, ha detto Windhorst, “e lo stiamo palesemente vedendo con i Dallas Mavericks. Viene fatto passare per “sviluppo dei giocatori”, che è un altro modo per far giocare i giocatori più giovani e meno talentuosi invece che quelli più in gamba. È la forma più attiva di tanking che abbiamo mai visto”.