Palloni Mondiali
Dal Tango del '78 al Fevernova del 2002 (il più bello), arrivando al nuovo pallone di Russia 2018
09 Novembre 2017
Ogni Coppa del Mondo è una storia a sé stante, con i suoi racconti, le sue partite e i suoi personaggi. A fare tanto di una competizione del genere, però, sono anche tutti gli infiniti dettagli che contribuiscono a crearla, inclusi tutti quelli che determinano l’estetica di ogni Mondiale. Parliamo delle maglie, ovviamente, degli stadi, dei calciatori, ma anche uno degli aspetti che normalmente interessano solo ai “maniaci” di calcio, i palloni.
Attraverso tutte le edizioni dei Mondiali di calcio, infatti, abbiamo progressivamente assistito all’evolversi del design, dei materiali, delle performance e dell’iconografia dietro all’oggetto più importante di questo sport. Per molti anni, dal 1978 al 1998, i tratti distintivi dei paesi ospitanti sono stati rappresentati all’interno delle forme triangolari del leggendario adidas Tango, sopravvissuto a ben sei edizioni della Coppa del Mondo. A partire dalla rassegna del 2002 in Corea e Giappone, invece, i palloni hanno incominciato a rappresentare in tutto e per tutto i paesi in cui era ospitato il Mondiale. A partire dal Fevernova - a nostro avviso il miglior pallone da calcio mai realizzato dal genere umano - fino ad arrivare al Brazuca del 2014, passando per Teamgeist, pallone della magica estate 2006, e lo Jabulani del primo torneo giocato in terra africana.
Arrivando ovviamente a oggi, quando si è a pochi mesi dal fischio d’inizio del Mondiale di Russia 2018. E se l’attenzione è stata già alzata dalla presentazione dei primi kit delle squadre nazionali, non bisogna certo dimenticarsi di quello che sarà il vero protagonista dell’estate calcistica. E secondo alcuni leak piuttosto solidi - anche se nulla ancora di ufficiale - il pallone di Russia 2018 sarà l’adidas Telstar, ispirato al passato, proprio come tanti dei nuovi kit delle Three Stripes. La grafica del pallone, infatti, richiamerebbe quella di quelli usati negli anni Sessanta e Settanta.
Sarà perché, anche se passano gli anni, il protagonista del calcio rimane sempre lo stesso: il pallone.