Il Labour Party vuole bloccare gli sponsor di scomesse sportive sulle maglie da calcio
Il partito d'opposizione inglese sta cercando di combattere il gioco d'azzardo con le magliette della Premier League
06 Settembre 2017
Le società di scommesse sportive hanno sempre avuto un peso particolarmente rilevante nel calcio inglese, specialmente dopo la fondazione della Premier League nel 1995 e la sua affermazione come campionato più seguito al mondo. Allo stesso tempo, il problema della dipendeza da gioco d'azzardo è in crescita nel Regno Unito e molti politici sono in prima linea nel limitare il potere delle società di scommesse.
Oggi Tom Watson, deputato del Labour Party partito di sinistra al momento all'opposizione nel parlamento inglese, ha proposto di vietare le sponsorizzazioni di società di scommesse sulle maglie delle squadre di Premier League
L'obiettivo della proposta di legge è di tutelare alcuni segmenti di pubblico sensibile - come i minori - dall'esposizione a pubblicità potenzialmente nocive per la salute. Se la legge dovesse essere approvata (non è ancora stata presentata formalmente, quindi l'iter legislativo non è neanche iniziato) sarebbe una vera e propria rivoluzione estetica e finanziaria per i club della Premier League.
Solo nella stagione 2017-18 sono nove su venti - incluse West Ham, Newcastle ed Everton - le squadre che hanno come sponsor tencico principale una società di scommesse, per un valore sommato di circa 51,3 milioni di euro a stagione. In aggiunta, sedici club tra la Premiership e la terza divisione inglese hanno simili accordi di sponsorizzazioni, per la maggior parte con società che hanno scarsi interessi in nel Regno Unito ma sfruttano la visibilità del calcio inglese per arrivare ad altri mercati, come quelli in Asia.
La proposta di Watson sembra essere la prima di una corposa linea politica del Labour Party in opposizione al potere delle società di scommesse.
Watson si augura che quest'ultime vengano trattate legalmente come le società produttrici di tabacco, inibite dal 2005 da qualunque tipo di sponsorizzazioni di eventi sportivi. Nel suo intervento Watson ha aggiunto:
"Le sponsorizzazioni sulle magliette comunicano che i club di Premier Leauge non prendono abbastanza sul serio il problema del gioco d'azzardo anche tra i propri tifosi. Mettono i brand di scommesse davanti a un pubblico ampissimo e di tutte le età, non solo durante le partite ma anche nei programmi di commento, di highlights, le pubblicità e and sulla BBC".
Watson ha poi elencato i dati preoccupanti elaborati dalla Gambling Commission, l'ente che monitora le società di scommesse: il mese scorso è stato evidenziato un aumento di ben 430 mila casi di dipendenza da gioco, non necessariamente legate alle scomesse sul calcio, ma comunque alle società che tra le altre cose compaiono sui campi britannici ogni domenica.
La Football Association - l'ente più importante del calcio inglese - ha già bandito divise che mostrino prodotti considerati "lesivi della salute, del benessere e degli interessi di una persona giovane", includendo le società di scomesse sportive. La stessa FA il mese scorso ha interrotto un accordo di sponsorizzazione con la società di scommesse Ladbrokes per un valore di circa 4,3 milioni di euro.