All Star Fashion
New Sport Side
15 Febbraio 2016
Meglio chiarirlo dalla prima riga: di sport vero all’All Star Game ce n' è rimasto ben poco. La gara del tiro da tre certo, lo Slam Dunk contest sicuro. Ma il livello di agonismo delle altre manifestazioni è così basso che l’attenzione di tutti, partecipanti, spettatori e ospiti si sposa altrove. E si sposta sulle celebrità sugli spalti, ma soprattutto sulle sneaker e sui look dei giocatori NBA.
Come segnalato da diversi media americani oramai in particolare l’All Star Game (la partita della domenica) è diventata principalmente una questione di scarpe oltre che un’occasione d’oro per disegnarne nuovi modelli e colori.
Quest’anno poi c’era una ricorrenza speciale: Kobe Bryant ha preso parte al suo ultimo All Star Game, nella tappa più simbolica del Kobe Farewell Tour. In tanti sono accorsi ad onorarlo, Steph Curry si è addirittura fatto autografare la maglia, e la platea è stata tutta per lui.
Nike ha approfittato dell’occasione per una colorazione speciale delle Kobe 11 Elite, in nero e verde oceano, un prodigio di poliuterano plastico e fibre perlascenti destinate a restare nella storia. C’è anche un altro aneddoto relativo alle scarpe che riguarda il Black Mamba; Michael Jordan infatti ha annunciato proprio durante l’ASW che la Jordan realizzerà delle speciali colorazioni in giallo-viola (il colore dei Lakers, la squadra di Kobe) per il ritiro del campioni. In più, Kobe si è visto regalare un intero muro di Jordan.
Tra i più classici (e riusciti) modelli di Nike in commercio attualmente troviamo sicuramente le Nike Air Audacity. Sono delle sneaker che vanno parzialmente in controtendenza rispetto alle mode degli ultimi due anni, sono alte, abbastanza grosse e sono state utilizzate come trampolino di lancio per Anthony Davis, in vista della sua prossima signature shoe. La colorazione che "The Brow" ha vestito per l’ASG è tra le più minimali e belle della serata.
La Nike HyperRev 2016 è uno dei cavalli di battaglia del brand americano di quest’anno. Disegnata da Tony Hardman, ha tante caratteristiche nuove (come l’estenzione dietro il tallone, la fascia molto larga che copre tutti i lacci) che l’hanno resa uno dei must dei primi mesi NBA. All’ASG Demarcus Cousins ha vestito un’edizione particolare bianca e nera con il lettering del modello.
L’azienda cinese Li-Ning è senza dubbio l’outside principale del mercato delle sneaker NBA. Salita alla ribalta nel 2012, quando Dwayne Wade decise di firmare con loro un contratto di sponsorship. In questo ASG la Li-Ning’s Way ha giocato l’asso che avevano nella manica, fornendo al numero 3 di Miami una versione della Way of Wade 4 grigia, con un effetto metallizzato e molto molto luminosa. Il risultato è stata una sneaker impossibile da non notare, che nel circo dell’ASG rappresenta di per se una vittoria.
Anche adidas non è rimasta a guardare. Supportando la loro uscita di punta, la Crazylight Boost 2.5, il marchio tedesco ha messo in gioco diverse colorazioni speciali. Dalla "Aurora Borealis", indossata da Harden e Wiggins (uno dei prossimi artisti di punta adidas). L’effetto a scala di Xeno è forse la feature più interessante dell’edition. Da sottolineare anche la colorazione indossata da uno dei padroni di casa, Lowry: il play dei Raptors ha sfoggiato sneaker in scala di blu e azzurro con la K (l'iniziale del suo nome) in dorato, sulla linguetta.
Il farewell tour di Kobe ha coinvolto anche gli outfit dei stessi protagonisti del weekend. Tra questi Drake – presentatore d’eccezione dell’ASG – ha sfoggiato un bomber contenente diverse customizzazioni: dal logo dei “suoi” Toronto Raptors, a quello della OVO, la sua label, passando per lo skyline della capitale canadese (presente anche sulle divise da gioco) fino ad arrivare ad una commovente illustrazione di Kobe Bryant puntellata dalla scritta Farewell Mamba.
Il super-gruppo formato da Carmelo Anthony, Wade, Chris Paul e LeBron James non perde mai occasione per mostrarsi in tutta la sua magnificenza. Se i cappelli sono oramai un must della stagione di Bron – e hanno conquistato Wade sin da Miami – e se il look da imprenditore di Anthony non è più una notizia, è l’abito di Paul, e in particolare i suoi pantaloni, a conquistare tutti gli onori della cronaca.
Anche il figlio di Paul, Lil Chris (di cui avevamo parlato qui) ha dato un saggio di quello che è il suo stile. In un divertente quanto dolce siparietto con il comico Kevin Hart, Lil CP ha infatti dato sfoggio a un outfit da piccolo hipster, coperto solo in parte dalla jersey del padre.
Stile completamente casual e urbano per Demarcus Cousins, in compagnia del piccolo grande uomo Isaiah Thomas. Così come per KAT, Karl Anthony Tows, che dopo aver battuto nella finale dello Skills Challenge proprio il play di Boston ha indossato i panni dello streetstyler per assistere alla straordinaria vittoria di Zack Levine, che insieme a Aaron Gordon ha dato vita ad una delle più belle gare delle schiacciate di sempre. Il loro compagno di squadra, e canadese, Andre Wiggins invece ha optato per un chiodo, di pelle, pitonata, lucida.
Discreto protagonista è stato anche Draymond Green; l’uomo in più dei Golden State Warriors campioni in carica, al suo primo All Star Game da protagonista (ha anche segnato una sorta di record: essendo l’unico scelto dopo la posizione numero 30 al draft ad andare all’ASG. Non succedeva da circa 50 anni). Due outfit su tutti: quello della gara delle schiacciate, dopo ha fatto da contraltare al sobrio Curry in camicia camo con un chiodo di pelle gialla e una camicia bianca asimmetrica, ma soprattutto posando con uno dei campioni del Super Bowl con un cappotto doppiopetto con importante pelliccia, cappello e dolcevita.
Capitolo a parte merita Russel Westbrook. Sotto tanti punti di vista è stato il suo ASG. Innanzitutto perché ha vinto il titolo di MVP della serata, con una prestazione dall’alto tasso di spettacolarità. Ma soprattutto perché si è preparato alla sfilata delle stelle in maniera impeccabile. Ha fatto 4 post su Instagram (denominati semplicemente 1, 2 …), ognuno con un look differente, che comincia con una specie di pantaloncino di tuta con pantacollant incorporato, si evolve in un invidiabile cappotto con ricami etnici fino ad esplodere nel Canadian Tuxedo & 5 panel Supreme e nell’abito di alta sartoria. Gioco, partita e incontro Russell Westbrook.