"VAPE" is the word of 2014
18 Novembre 2014
Molto probabilmente questa mattina vi sarete alzati chiedendovi che cosa facciano tutto il giorno i lessicografi della Oxford University. La risposta è elementare: non si danno tregua. Trascorro infatti tutte le ore lavorative passando in rassegna libri, storie, blog, giornali e analizzando parola per parola tutti i testi possibili e immaginabili. Pensavate di essere gli unici ad usare termini come "aborrire", "cianciolo" o "rabbuffo"? Vi sbagliavate, gli eruditi uomini qui sopra se le mangiano a colazione le vostre espressioni colte. Il loro minuzioso lavoro quotidiano ha, tra i molti, un originale fine: individuare tra la fitta foresta linguistica quella che potrebbe diventare la parola dell'anno. Se il primo posto sul podio del 2013 era occupato dalla stupratissima "selfie", il 2014 vede l'autoscatto eclissato da quattro lettere "vape".
Con "Vape" non intendiamo la vasta gamma di prodotti repellenti per insetti ma bensì il verbo inglese che indica quell'azione di inalare e buttar fuori il vapore prodotto da una sigaretta elettronica o da un simile aggeggio. Fu coniata nel lontano 1980, anno di incubazione di quello che è diventato oggi un nuovo modo di fumare nonché una vera e propria way of life fatta di "pausa svappata" con gli amici.
Il fatto di eleggere a parola dell'anno una dal significato legato al controverso mondo del fumo ha sollevato come potevamo aspettarci polveroni etici legati al benessere ed alla salute: ma fumare e svappare sono davvero la stessa cosa? Ai posteri l'ardua sentenza.