I passi avanti della Lombardia nel campo della mental health
Presto per tutti i residenti arriverà lo psicologo di base gratuito
19 Gennaio 2022
«Un testo chiaro e mirato al benessere delle tante, anzi, tantissime persone, ragazzi e bambini che hanno patito e stanno soffrendo soprattutto in questo periodo di pandemia», così il consigliere regionale Niccolò Carretta ha definito la mozione approvata ieri dal Consiglio Regionale della Lombardia per l’istituzione della figura dello psicologo di base all’interno dei servizi offerti dalla sanità pubblica. Una decisione che ora sarà passata al vaglio della Giunta Regionale che dovrà definirne le modalità d’attuazione ma che diventerà comunque realtà nei prossimi mesi, segnando un importante passo avanti nel discorso sul problema della mental health avviato a inizio della pandemia.
La salute mentale dei cittadini in tempi di quarantena e post-quarantena, il disagio di una generazione che ha dovuto rinunciare alla socialità e alla scuola, la paura di uscire che ha sostituito la paura di perdersi qualcosa non uscendo, il burnout e lo stress – tutti questi tempi sono saltati alla ribalta in un momento in cui, collettivamente parlando, la popolazione mondiale non è mai stata tanto stressata da minacce esistenziali come il climate change, la pandemia che va e torna a ondate e le crisi del sistema capitalistico che sta portando molti paesi (l’ultimo è il Regno Unito) a testare impostazioni del lavoro diverse e settimane lavorative più corte.
Una prima risposta a questa emergenza psicologica, che era stata già approfondita da nss magazine a pochi mesi prima della pandemia con la Digital Cover N.01 The Dark Side of Gen Z, è stata l’istituzione di servizi di supporto psicologico di base gratuito che possa offrire una prima assistenza ai cittadini per poi, nel caso fosse necessaria una maggiore assistenza, indirizzarli verso uno specialista. L’approvazione del Consiglio Regionale della Lombardia porta avanti una tendenza iniziata nell’estate del 2020 in Campania, osteggiata dal governo ma infine promossa dalla Corte Costituzionale, e già in movimento pur senza sviluppi in Puglia e Lazio. Segnali di una wave che in realtà in Italia si è già manifestata con l’istituzione di servizi di supporto psicologico per i cittadini in isolamento, con variazioni da regione a regione, ma che la figura dello psicologo di base potrebbe simboleggiare con maggiore forza in quanto non provvisoria e in quanto facente parte del sistema sanitario regionale. Da un punto di vista politico, in ogni caso, l’approvazione della mozione del consigliere Carretta è un importante riconoscimento che le istituzioni hanno fatto al problema della mental health per le nuove e vecchie generazioni nell’era post-Covid.