L’enorme cielo che sovrasta le Alpi, il vento fra gli alberi della foresta, il torrente che scorre a valle scavando la sua strada nella roccia. Dopo un anno di chiusure e distanziamento sociale, nessun luogo sembra più liberatorio dell’aperta montagna, della natura che diventa il principale antidoto alla chiusura e alla limitatezza della città.
Non a caso, nello scorso anno, l’escapismo verso il mondo della montagna e dell’hiking ha creato il gorpcore, il fashion trend dominante del 2020 – lo stesso tipo di escapismo che, negli anni ’60, rese il viaggio sulla Luna il sogno di una generazione e portò, per vie quasi provvidenziali, alla nascita di una delle icone del design italiano nel mondo: il Moon Boot. Quando nacque, il Moon Boot fu un fenomeno mondiale, un prodotto avveniristico per i propri tempi quanto per i nostri – ed è per questo che per raccontare la nuova linea Protecht del brand, è proprio la libertà e la maestosità delle montagne italiane la principale protagonista. In occasione del lancio della nuova linea, infatti, il brand ha firmato un’interpretazione del suo heritage che è allo stesso tempo innovativa e fedele al suo spirito originario, immortalandola fra i boschi, i torrenti e i monti della Lombardia.
Se l’esperienza della libertà e il contatto con la natura sono il nuovo obiettivo, avere gli strumenti tecnici migliori per vivere appieno il rapporto con l’ambiente circostante è il nuovo lusso. Il design originario del Moon Boot, che conobbe successo nell’ovattato mondo dell’àpres-ski europeo, si cala dunque nel mondo dell’hiking e del techwear con le nuove silhouette Protecht, che reinterpretano il design originale del Moon Boot ma lo proiettano in una direzione più gorpcore e contemporanea.
Principalmente gli aggiornamenti sono di natura tecnica: come la costruzione in nylon gommato che rende tutti i modelli perfettamente impermeabili, ma anche la suola tono-su-tono che restituisce un’idea di minimalismo ed eleganza. Proprio la sua natura anfibia, capace di resistere tanto alla terra quanto all’acqua, si riflette nella nuova ispirazione estetica della linea, che fa convivere estetica hiking e lifestyle urbano. Una polivalenza interpretata anche attraverso le foto della campagna, scattata su pellicola, per rievocare l’estetica anni ‘70 che accompagnò la nascita del successo del brand, ma decorata da artwork contemporanei che parlano dei trend della moda DIY e dell’estetica dei social network.
Come si può vedere dall’ampiezza della proposta, ma anche dal nuovo spirito dinamico che anima la campagna FW21, Moon Boot si sta preparando a conquistare la sua parte di gorpcore culture e far valere tutto il peso del proprio heritage - un heritage che, nel corso degli anni, non ha perso nulla della sua originaria freschezza grazie alla propria fedeltà a un design che è semplicemente un classico. Il passo importante compiuto dal brand con questa collezione e questa campagna è anche marcato dall’apertura della prima location milanese di Moon Boot nel cuore di Brera, in via Borgonuovo 20 – uno spazio il cui aspetto è ancora un segreto ma che dalle anticipazioni date dal brand dovrebbe essere versatile e modulare e costituire una tela bianca per esprimere la nuova, giocosa creatività di Moon Boot e che sicuramente si incaricherà di ridefinire e sviluppare una brand experience del tutto nuova.
La collezione Protecht di Moon Boot è disponibile sul sito ufficiale del brand.
Photographer: Vincenzo Schioppa
Stylist: Giulia Revolo
Stylist assistant: Simona La Via
Digital: Cesare Maragnano
Digital Assistant: Gaia Mattioli
Set Design: Laura Tocchet
Set Design assistant: Luca Franchi
Grooming: Ginevra Pierin
Grooming assistant: Chiara Vitulo
Art Direction & Production: nss factory
Models: Maya - Guusje