Facebook al centro della bufera
E perde 50 miliardi di dollari in borsa
21 Marzo 2018
Facebook è nei guai.
L’azienda di Mark Zuckerberg è bersagliata da critiche e ha perso 50 miliardi di dollari in borsa, 9 miliardi in sole 48 ore, come conseguenza dello scandalo Cambridge Analytica.
Il social network è accusato di non avere vigilato a sufficienza, rendendo possibile che uno sviluppatore cedesse informazioni raccolte su milioni di utenti, dati poi illecitamente utilizzati a fini elettorali.
Facciamo un po’ di chiarezza.
Cambridge Analytica è una società di marketing online vicina alla destra statunitense che si occupa di raccogliere grandi quantità di dati, analizzarli e costruire campagne promozionali personalizzate, facendo leva sugli interessi e le emozioni dei singoli utenti.
Due inchieste parallele del New York Times e del Guardian hanno svelato come essa abbia usato un'enorme quantità di dati prelevati dal social network (da circa 50 milioni di utenti), senza rispettare le sue condizioni d’uso, per influenzare le campagne a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e di Donald Trump durante le presidenziali statunitensi del 2016.
All’epoca dei fatti Cambridge Analytica si autodenunciò a Facebook, che, come risposta, chiese la distruzione di quei dati e cambiò successivamente le regole della loro raccolta.
Tornando alla situazione attuale, lo scandalo ha colpito pesantemente FB che è stato sommerso da una quantità senza precedenti di articoli e commenti negativi che, a loro volta, in due giorni hanno ridotto di circa 50 miliardi di dollari il suo valore di mercato, il più grande declino nella sua storia in borsa.
Inoltre i procuratori generali di New York e del Massachusetts, la Federal Trade Commission (l’agenzia federale che si occupa di regolamentare le telecomunicazioni negli Stati Uniti), diversi membri del Congresso americano e anche l’Unione Europea, hanno chiesto a Facebook di fare chiarezza sulla vicenda e stanno valutando a quali provvedimenti attuare.
Per ora il social network mantiene un profilo basso, rilasciando comunicati stringati con poche indicazioni su come intende rimediare alla situazione.